Chiede la separazione e lui la perseguita: marito violento condannato a due anni e mezzo a Frosinone

Dopo tutta la vicenda, la 45enne avrebbe intentato anche una causa civile nei confronti dell’uomo per ottenere non soltanto l’assegno di mantenimento, ma anche un congruo risarcimento danni

Chiede la separazione e lui la perseguita: marito violento condannato a due anni e mezzo a Frosinone
di Marina Mingarelli
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Mercoledì 8 Maggio 2024, 07:00

Due anni e sei mesi di carcere. Questa la condanna che è stata inflitta ad un imprenditore edile di 51 anni residente a Veroli (Frosinone) accusato di maltrattamenti nei confronti della moglie, una casalinga di 45 anni mamma di due figli ancora adolescenti. I fatti risalgono a qualche anno fa, quando la moglie stanca di soprusi e di angherie da parte del marito decide di separarsi. Una decisione scaturita soprattutto dal fatto che doveva in qualche modo tutelare i suoi figli che troppo spesso erano stati spettatori inconsapevoli di scene di aggressione e di violenza nei suoi confronti.

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IL CASO

Non c’era giorno infatti che l’uomo non le alzasse le mani e la insultasse facendola sentire una donna inutile.

La poveretta che veniva trattata alla stessa stregua di una donna di servizio doveva obbedire agli ordini che le impartiva il marito, viceversa erano botte a non finire. L’uomo che gestiva ogni situazione relativa all’economia della casa pretendeva che la moglie le dovesse obbedienza assoluta. Alla casalinga che aveva vissuto tanti anni in quelle condizioni, sembrava di impazzire. A farla uscire dal baratro dove era caduta, gli operatori di un centro anti violenza ubicato nella provincia di Caserta. Sono stati proprio loro ad infondere alla casalinga il coraggio per affrontare una battaglia legale. Dopo aver chiesto la separazione la situazione con l’ex marito è peggiorata ulteriormente. Tanto che per un periodo il giudice aveva applicato la misura di allontanamento dalla moglie. Anche i figli poteva vederli soltanto attraverso gli incontri "protetti”.

GLI ACCERTAMENTI

E proprio a seguito delle indagini avviate dalla procura nei confronti dell’imprenditore, quest'ultimo era stato rinviato a giudizio per il reato di maltrattamenti. Nei giorni scorsi il giudice ha pronunciato la sentenza di condanna: due anni e sei mesi di reclusione, più il pagamento di tutte le spese processuali. La donna – che nel frattempo si è trasferita a casa della madre con i suoi bambini – ha intentato anche una causa civile nei confronti dell’ex marito per ottenere non soltanto l’assegno di mantenimento, ma anche un congruo risarcimento danni. Supportata dagli operatori del centro antiviolenza la 45enne sta cercando piano piano di ricostruire il suo futuro lontano da quel marito violento che per anni l’ha fatta sentire una persona inadeguata e inutile.

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