«Negli uffici di merito, nel settore penale le pendenze si sono ridotte del 13% nei Tribunali e del 6,5% nelle Corti d'appello; un dato tanto più significativo ove si consideri l'aumento dei procedimenti di nuova iscrizione pari complessivamente nel 2023 a 2.447.467 rispetto ai 2.413,467 del 2022 e ai 2.423.842 del 2021 (+1,4% rispetto all'anno precedente)». È quanto afferma la Prima Presidente della Corte Suprema di Cassazione Margherita Cassano nel suo intervento alla cerimonia di inaugurazione dell'Anno giudiziario.
Margherita Cassano sarà la prima donna a guidare la Corte di Cassazione
Il numero dei procedimenti definiti è «aumentato dell'8,3% in primo grado e del 10,6% in appello.
Troppi femminicidi
«È altrettanto indubbio, però, che un forte impegno della Polizia giudiziaria e della Magistratura non è sufficiente e che esso deve essere preceduto da una forte azione di sensibilizzazione e prevenzione culturale e sociale e da azioni di ampio respiro che coinvolgano non solo la famiglia e la scuola, ma l'intera collettività e siano in grado di incidere sulle cause generali di questa drammatica involuzione delle relazioni interpersonali, in cui sulla dimensione affettiva prevalgono tragicamente l'idea del possesso e del predominio sulla donna e il disconoscimento dell'uguaglianza di genere. Occorre, inoltre, promuovere l'indipendenza economica delle donne, in quanto non può esservi libertà di denuncia senza la libertà dai bisogni primari», afferma, parlando dei femminicidi, la Prima Presidente della Corte Suprema di Cassazione.
I morti sul lavoro
«Dai dati messi a disposizione dall'Inail risulta che le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale sono state, nei primi undici mesi del 2023, 968 (38 in meno rispetto alle 1006 del periodo gennaio-novembre 2022, 148 in meno rispetto al 2021, 183 in meno rispetto al 2020 e 29 in meno rispetto al 2019)». È quanto afferma la Prima Presidente della Cassazione Margherita Cassano. Nel corso della cerimonia di inaugurazione dell'Anno giudiziario, la più lata carica della Suprema Corte ha aggiunto che «i dati, pur se in lieve flessione rispetto all'anno precedente, continuano ad essere l'espressione di una grave patologia sociale cui è urgente porre rimedio mediante una forte azione preventiva incentrata sul recupero di effettività di controlli seri, efficaci, moderni, capillari. In un moderno Stato di diritto non è tollerabile che si continui a morire a causa del lavoro».