CAMPAGNANO DI ROMA – Conclusa la parte teorica del Corso di Guida Sicura ACI siamo pronti a scendere in pista per mettere in pratica ciò che abbiamo appreso. Il centro prove dell’Autodromo di Vallelunga dispone di impianti all’avanguardia per simulare situazioni di pericolo e di scarsa aderenza in tutta sicurezza. Inoltre avremo a nostra completa disposizione la gamma elettrica e ibrida della Mercedes per affinare al meglio le nostre capacità, quindi non ci resta che partire.
Ma, per prima cosa, bisogna regolare sedile e volante per trovare la corretta posizione di guida. Innanzitutto bisogna registrare l’altezza della seduta affinché il nostro sguardo sia nella perfetta metà del parabrezza. Poi toccherà regolare longitudinalmente il sedile verificando di poter spingere fino in fondo il pedale della fruizione senza sforzi. Quando lo schienale e la seduta del sedile formano un angolo di circa 90 gradi, possiamo procedere a regolare il piantone dello sterzo: con le spalle a contatto con lo schienale, il polso interno deve toccare la parte più alta della corona (per intenderci alle “ore 12”). Infine il poggiatesta deve sporgere di circa 3 centimetri sopra il nostro capo per ridurre il movimento del collo in caso di impatto.
Un altro aspetto fondamentale è la posizione delle mani sul volante. E qui si andrà a sfatare un falso mito perché, contrariamente a quanto ci è stato detto tante volte, l’impugnatura corretta non è alle “10:10”, se paragoniamo la corona dello sterzo a un quadrante di un orologio, ma alle “9:15”. Tale disposizione è utile innanzitutto in rettilineo, per stabilizzare al meglio la traiettoria in caso di fondo sconnesso, oltre ad essere più sicura nel malaugurato caso che si apra l’airbag. Inoltre, con tale posizione, siamo in grado di impostare correttamente circa il 70% di curve, mentre per quelle più strette basterà effettuare la tecnica dell’anticipo. Vale a dire la mano interna alla curva andrà ad impugnare la corona del volante alle 12, mentre quella esterna scorrerà leggermente per poi accompagnare la rotazione.
Fatte le dovute regolazioni, ci allacciamo la cintura di sicurezza e siamo pronti per affrontare il primo percorso. Andremo ad effettuare una simulazione di curva in condizioni di scarsa aderenza. Dinnanzi a noi un tornante in discesa rivestito con una speciale resina che, opportunamente bagnata, simula le condizioni di neve fresca. Sotto le indicazioni dell’istruttore freniamo con le ruote dritte per poi sterzare con lo sguardo rivolto a centro curva, segnalato per mezzo di un birillo, e contemporaneamente alleggeriamo la pressione sul freno. Arrivati al punto di corda, possiamo gradualmente riallineare lo sterzo e accelerare per uscire dalla curva. I passaggi ripetuti consentono di dosare al meglio il pedale del freno e l’angolo di sterzo per poter compiere sempre con maggior disinvoltura la curva.
Si passa quindi alla frenata di emergenza. Sotto i preziosi consigli dell’istruttore ACI si comprende come utilizzare al meglio l’ABS, anche su fondo bagnato, evitando ostacoli e potenziali situazioni di pericolo. Con una velocità costante di 50 km/h e fondo bagnato andremo a pestare sul freno per cercare di fermarci prima dell’ostacolo, simulato con dei birilli. Man mano la frenata verrà ritardata e toccherà a noi, con lo sguardo fisso verso una possibile via di fuga, cercare di schivare l’ostacolo e arrestarci in una zona sicura.
Il corso entra nel vivo con la simulazione del sottosterzo affrontando una situazione che, ad una prima occhiata, può sembrare banale ma che riflettendoci viviamo quotidianamente. Infatti andremo ad effettuare passaggi ripetuti su una “rotatoria” in asfalto opportunamente bagnata. Dopo aver trovato il giusto angolo di sterzo, con un’andatura prossima ai 30 km/h, andremo ad accelerare gradualmente per indurre la vettura al sottosterzo. La vettura tenderà ad allargare la traiettoria e toccherà a noi, semplicemente alzando il piede dal gas, riportarla nella giusta carreggiata.
L’esercizio verrà poi ripetuto sulla più scivolosa resina, sempre opportunamente bagnata. Questa volta, dopo aver trovato la corretta andatura, andremo a forzare l’inserimento agendo sul volante . Nello specifico andremo a chiudere ulteriormente lo sterzo, vale a dire gireremo verso l’interno della curva, inducendo le gomme a perdere aderenza fino a patinare. Sarà il suono diverso, proveniente dagli pneumatici, a fare da campanello di allarme portandoci a riallargare l’angolo di sterzata.
L’ultimo step è la perdita di aderenza del retrotreno. Procedendo a 50 km/h transiteremo su una piastra metallica che simulerà una sbandata sbilanciando l’asse posteriore della vettura. Toccherà a noi evitare di andare in testacoda o, peggio ancora, innescare il pendolo. Con lo sguardo rivolto sempre verso la strada, una volta ricevuto il “colpo”, andremo dapprima a controsterzare e poi a riallineare il più velocemente possibile la vettura per passare attraverso lo spazio creato da dei getti d’acqua. Un esercizio fondamentale per allenare la mente e il corpo ad agire correttamente senza lasciarsi prendere dal panico.
Con l’adrenalina ancora addosso, possiamo quindi tornare in aula per scambiare pareri e consigli tra noi corsisti ed effettuare un debriefing finale, oltre a fugare gli ultimi dubbi rivolgendo qualsiasi domanda agli istruttori. Al termine riceviamo l’attestato di partecipazione, ma il riconoscimento più importante è quello di essere più consapevoli alla guida. L’obiettivo del corso è proprio questo: far sì che poter controllare il mezzo, in ogni situazione, sia naturale e non istintivo.
Il Corso di Guida Sicura ACI è aperto a chiunque, purché in possesso di patente di guida, con tariffe che variano a seconda del percorso che si decide di effettuare. Si parte da 290 Euro per il Beginners, che si riducono a 230 Euro con l’agevolazione Socio ACI. Per il corso Advanced, quello che abbiamo effettuato noi, occorrono 396 Euro, 315 Euro con le agevolazioni, mentre lo Specialist avrà un costo di 580 Euro, e 465 per i Soci ACI. Per le aziende si possono organizzare corsi su misura andando a beneficiare di vantaggi fiscali. Inoltre esistono corsi di guida sicura anche per moto, scooter, microcar furgoni e mezzi pesanti.