Il noleggio di un'auto usata

L’ultima frontiera: si noleggia l’usato. Ci guadagna il portafoglio e, soprattutto, l’ambiente

di Mattia Eccheli
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Un affare per tutti. È il noleggio a lungo termine dei veicoli usati. La delicata congiuntura di questi ultimi anni e i colli di bottiglia della filiera e delle forniture ha fatto lievitare l'interesse verso questa formula di “commercializzazione”. Ci guadagna l'ambiente perché restano in circolazione macchine revisionate, certificate, più moderne ed efficienti. Ci guadagnano gli automobilisti che possono permettersi di guidare auto relativamente recenti a prezzi più accessibili. E, naturalmente, ci guadagnano le imprese del settore. Leasys, ad esempio, controllata da Stellantis e dalla banca francese Crédit Agricole, parla di un risparmio «fino al 25% rispetto al noleggio del nuovo» per i clienti che scelgono la soluzione Re-Use. Un altro colosso del comparto, la Ayvens, nata dalla fusione tra Ald Automotive e LeasePlan e il cui azionista di maggioranza è un altro istituto di credito transalpino, la Société Générale, anticipa un abbattimento fino al 20% sui canoni. E si potrebbe continuare.

Dietro il noleggio dell'usato a lungo termine c'è la valorizzazione della filosofia dell’economia circolare, che incide sempre di più nelle strategia dell'industria automobilistica e dovrebbe contribuire a generare 1,8 miliardi di entrate nette con il 2035. L'impatto non è solo economico: ha un valore anche sul fronte della sostenibilità con una riduzione delle emissioni di CO2 stimata in 12,3 milioni di tonnellate l'anno, sempre entro la metà del prossimo decennio. Nel solo 2022 le famiglie italiane hanno speso più di 207 miliardi di euro per l'acquisto e per l'uso delle auto, vale a dire una spesa pro capite di oltre 3.500 euro l'anno: «Re-Use – informa Leasys – è quindi una valida alternativa sia all’acquisto sia al noleggio di un veicolo nuovo, poiché a fronte di un canone mensile vantaggioso e accessibile, consente un risparmio sul costo per la mobilità».

Gli automobilisti, fa sapere Ayvens che ha messo a punto la formula Second Life, beneficiano di certezze sulla provenienza dei veicoli, che arrivano da «un precedente noleggio a lungo termine con la garanzia e la sicurezza» dei propri servizi. Non solo è ampia la gamma, ma l'usato offerto con questa formula «ha pochi chilometri e tutti verificati»: inoltre «è sottoposto a controlli accurati sulla meccanica e sulla carrozzeria».
Oltre al canone più basso, tra i vantaggi dichiarati per il noleggio a lungo termine dei veicoli di seconda mano ci sono affidabilità e tempi di consegna rapidi perché i veicoli sono già nelle disponibilità delle società.

I contratti riguardano generalmente anche costi accessori (dalla manutenzione al soccorso) e le aziende hanno interesse a evitare o limitare il numero degli interventi. Le auto offerte sul mercato sono selezionate e la loro “storia” è ben nota: prima di venire reimmesse nel circuito sono sottoposte a verifiche di varia natura. Le società propongono servizi su misura che comprendono anche l'assicurazione con penalità modulabili e altri sistemi per personalizzare il canone. Possono venire inclusi assistenza stradale, Rca, furto e incendio, riparazione danni, manutenzione ordinaria e straordinaria e altre funzioni connesse.

«Ispirata ai principi dell’economia circolare, la nuova formula sensibilizza sull’importanza del “riuso” per una mobilità ancora più sostenibile ed accessibile a tutti», insiste Leasys. Ayvens spiega che Second Life si rivolge a «clienti privati e professionisti, ditte individuali e piccole e medie imprese che sempre più spesso trovano la risposta alle proprie esigenze di mobilità personale, familiare o professionale». Il noleggio a lungo termine dell'usato che viene offerto da un numero crescente di società non riguarda esclusivamente le auto (più o meno prestigiose ed equipaggiate con le più recenti motorizzazioni: nel programma Re-Use, ad esempio, sono entrate molte vetture in configurazione ibrida o completamente elettrica), ma anche i veicoli commerciali leggeri e le due ruote. Le aziende si sono dotate di vetrine digitali sulle quali si possono visualizzare i modelli disponibili. Il resto è solo una questione di...contratto.

La Arval (altro gruppo controllato da un istituto di credido francese, Bnp Parisbas) presenta online il proprio «ampio catalogo di auto sempre aggiornato con gli ultimi modelli usciti sul mercato». Si tratta di veicoli «monitorati nel tempo attraverso un piano di controlli regolari presso il network di riparatori» della società. Con la soluzione Release sono compresi 10.000 km l'anno con contratti da 24 o 36 mesi e, fra le altre cose, è prevista anche la consegna a domicilio. Almeno formalmente gli italiani sembrano pronti alla svolta, a modificare cioè i propri comportamenti con un occhio di riguardo alla sostenibilità. I cambiamenti includono le scelte nell'acquisto di prodotti e servizi. L'auto è un bene durevole che ha un'incidenza significativa sull'impronta carbonica di ogni cittadino: gli italiani che hanno dichiarato di sentirsi in qualche modo coinvolti in questa nuova sfida sono addirittura 39,5 milioni.

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Venerdì 24 Maggio 2024 - Ultimo aggiornamento: 10-06-2024 17:16 | © RIPRODUZIONE RISERVATA