La Coppa Primavera è tornata a vivere due volte, quasi in contemporanea, su palcoscenici diversi. Se piloti e piccoli boldi dello slalom hanno ricalcato le orme delle auto del passato dandosi battaglia su 3 degli 8,7 km compresi tra Conca dei Marini e Ag

Auto storiche e moderne sulla divina Costiera: ad Amalfi le due vite della Coppa Primavera

di Sergio Troise
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AMALFI - Rievocare una gara storica mentre la gara torna a svolgersi. Un paradosso o che cosa? E’ accaduto nel weekend del 2 e 3 aprile in Campania, per la precisione in Costiera Amalfitana, lì dove il Classic Car Club Napoli, uno dei sodalizi più attivi tra gli affiliati ASI (Automotoclub Storico Italiano) ha organizzato un raduno di auto d’epoca per una rievocazione turistica della Coppa Primavera, proprio mentre l’ACI Salerno avviava le celebrazioni per il suo 90° anniversario facendo rinascere, sia pure nella forma ridotta dello slalom, la celebre cronoscalata sospesa 25 anni fa.

Incredibile ma vero, la Coppa Primavera è tornata dunque a vivere due volte, quasi in contemporanea, anche se, necessariamente, su palcoscenici diversi. Se piloti e piccoli boldi dello slalom hanno ricalcato le orme delle auto del passato dandosi battaglia su 3 degli 8,7 km compresi tra Conca dei Marini e Agerola, i collezionisti del Classic Car Club sono stati costretti invece ad esibirsi, in una ambientazione tipicamente turistica, tra Maiori, Minori e Ravello, privilegiando l’esposizione statica dei migliori pezzi d’antiquariato a motore e limitando l’impegno agonistico ad una garetta di regolarità.

Doppia Coppa. Alla fine tutti hanno espresso piena soddisfazione per l’esito delle manifestazioni, ma la domenica della “doppia Coppa” ha fatto emergere una volta di più la distanza tra ACI e ASI, divisi da una rivalità manifestatasi plasticamente nell’occasione: basti dire che mentre il Classic Car Club affiliato ASI metteva in mostra un’ottantina di auto d’epoca, l’ACI Salerno affidava ad ACI Storico una manifestazione collaterale alla gara di slalom, incentrata sulla sfilata di un’altra ventina di auto d’epoca.

Ferrari e Lancia superstar. La kermesse del Classic Car Club Napoli ha richiamato collezionisti con auto di prestigio, in testa una nutrita rappresentanza di Ferrari (anche di ultima generazione). Fiat, Alfa Romeo, Lancia e Maserati gli altri marchi italiani ben rappresentati, mentre tra le auto straniere hanno brillato Porsche, Triumph, Mini, Jaguar e Mercedes. Di rilievo, in particolare, lo schieramento di Lancia Delta, autentica icona italiana dei rallies.

Vecchie glorie. La manifestazione, alla quale hanno preso parte anche alcune vecchie glorie dell’automobilismo come Gian Luigi Picchi, Leandro e Antonino La Vecchia, si è articolata in una parte espositiva lungo il Corso Regina di Maiori, e in una agonistica, ovvero una prova di abilità, valida come primo round del Campionato Sociale 2016, lungo un tratto cronometrato che da Tramonti ha condotto gli equipaggi fino a Ravello.

Premi per tutti. I vincitori, nelle diverse categorie, sono stati: Livio Criscuolo (Triumph TR3A – Classic), Patrizio Acciarino (Lancia Fulvia Coupé –PostClassic), Pasquale Soda (Alfa Romeo 2000 GT – Modern), Mario Bonanno (Alfa Romeo Spider Veloce 2000 - PostModern), Onofrio Ippolito (Ferrari 599 – Ferrari) e Antonino La Vecchia (Lancia Delta – Ospiti Mito Delta).

La corsa tra i birilli. Sull’altro fronte, la 28ma Coppa Primavera riservata agli specialisti dello slalom è stata vinta invece da Salvatore Venanzio, dell’Autosport Sorrento, su Radical SR4-Suzuki, davanti ad Andrea Ferraiuolo, al debutto con i colori Vesuvio, che ha sfruttato al massimo le potenzialità della sua Chiavenuto Suzuki curata dalla SAMO Competition. Sul terzo gradino del podio ha chiuso Salvatore Castellano, con una Radical Prosport Suzuki, mentre si è dovuto accontentare del 4° posto Luigi Vinaccia, pluricampione della specialità e portacolori Vesuvio per l’occasione, che non è riuscito a sfruttare al meglio la sua Osella PA 9/90 per problemi ai freni (ma si è imposto comunque nella Classe SPS 3).

Organizzatori soddisfatti. “Con il ritorno dopo 25 anni della Coppa Primavera abbiamo risvegliato, grazie anche al sostegno dei sindaci di Agerola e Furore, l’entusiasmo e la passione di piloti e pubblico, restituendo al nostro territorio uno degli eventi più prestigiosi, nel cuore di un paesaggio inimitabile e in un’atmosfera di grande entusiasmo” ha dichiarato il presidente dell’ACI Salerno Giancarlo Ionta. In sintonia il direttore del club Salvatore Memoli, sbilanciatosi fino a dire che “il successo della manifestazione lascia ben sperare per il futuro”. Un auspicio che tutti gli appassionati condividono. A condizione che nel 2017 non si ripeta la gaffe di autorizzare una manifestazione rievocativa in concomitanza con la rinascita dell’evento. A chi giova?
 

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Mercoledì 6 Aprile 2016 - Ultimo aggiornamento: 20-05-2016 16:29 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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