Jorge Lorenzo in sella alla sua Yamaha a Misano

Misano, Lorenzo in pole come previsto,
Marquez secondo, Rossi ottimo terzo

di Gianluigi GIannetti
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MISANO - «Non sono io lo squalo. Non so cosa intendesse Vale. Se sono io a me sta bene, ma vorrei avere anche gli stessi punti in classifica. Sapevo che la pole era alla portata ma che dovevo dare il 100% . Valentino mi ha infastidito nel mio giro di qualifica? Per fortuna non è stato decisivo». Jorge Lorenzo si conferma un fulmine sul circuito di Misano, dove dopo aver stupito per velocità e precisione nelle prove libere, conquista anche la pole position con il tempo di 1'32''146, ovvero oltre un secondo più rapido del crono che nel 2014 gli valse la partenza al palo. Ma tutto questo non basta. Il casco ironico e polemico sfoggiato da Valentino Rossi ha colto nel segno più di un tempo. Un pesciolino giallo inseguito da un squalo spagnolo affamato. La provocazione, Rossi sembra ma non si sente affatto una preda.

La cronaca registra che in seconda posizione domani partirà Marc Marquez, distanziato di un decimo, mentre ha del clamoroso la prestazione di Valentino Rossi, terzo a due decimi dopo aver accusato ritardi ben maggiori durante le prove del venerdì e stamattina. «La prima fila è importantissima, perché credo che Lorenzo proverà a scappare fin dalla prima curva. In realtà lo squalo non è solo lui sono tanti, lui, Marquez, le Ducati, tutti mi vogliono mangiare. Però il pesciolino non si darà per vinto!».

L'impresa di Valentino. Dalle prove di venerdì si poteva intuire, o forse già capire tutto. Il duello in pista è stato tutto tra Lorenzo e Marquez, entrambi con una strategia di tre tentativi nella seconda sessione di qualifiche, tentando progressivamente l'assalto al muro del minuto e 32, una soglia che il nuovo manto della pista sembrava rendere abbattibile. Il colpo a sorpresa è invece tutto di Rossi, attardato dal venerdì con un assetto che faticava a capire e difficoltà in frenata e ingresso di curva. Non bazzecole, che invece il dottore ha superato con una strategia di sue soli tentativi, con il secondo che è valso il tempo di 1'32"358, a due decimi da Lorenzo. «Sono tre gare che finalmente faccio una qualifica decente. La prima fila è importantissima, perché credo che Lorenzo proverà a scappare fin dalla prima curva».

Deludente in termini assoluti Pedrosa, metodico ma non incisivo nel momento decisivo, mentre la sorpresa anche scomoda per Bordo panigale si chiama Michele Pirro, invitato come wild card, il collaudatore della Ducati ha incassato un quarto posto che di fatto imbarazza i suoi piloti ufficiali Andrea Iannone ed Andrea Dovizioso, rispettivamente settimo e ottavo alle spalle anche della Yamaha Tech 3 di Bradley Smith. A completare la terza fila ancora una Ducati, anche se non ufficiale, la GP14.2 del fenomeno Danilo Petrucci.


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Sabato 12 Settembre 2015 - Ultimo aggiornamento: 13-09-2015 15:04 | © RIPRODUZIONE RISERVATA