MISANO Un nuovo casco, un pesciolino giallo inseguito da una squalo affamato, ma ancora la stessa sinfonia di ieri sul circuito di Misano. Rossi gioca e provoca con le sue decorazioni, nell'edizione 2014 la pasta asciutta con lo slogan “Di Vale, pasta italiana, non scuoce mai”, nel 2013 la tartaruga alludendo al suo momento di pessima forma. Jorge Lorenzo invece è veloce, rapido in maniera impressionante, troppo per il protagonista atteso da decine di migliaia di tifosi sul circuito di Misano Adriatico.

Nella quarta e conclusiva sessione di prove libere Jorge ha mantenuto la leadership dei tempi, con un crono prudenziale di 1'33''06, molto più alto del clamoroso 1'32''192, segnando sempre una rapidità di passo addirittura disarmante nei primi due settori della pista. Marquez insegue, a 2 decimi di ritardo nelle terza sessione, addirittura ad un centesimo nella quarta, quando Pedrosa ha recuperato anche fortunosamente il terzo tempo ad un decimo e spiccioli. Oltre c'è il vuoto, con un confortante Andrea Dovizioso quarto e poi, solo quinto Valentino Rossi, distanziato di quattro decimi, meglio dei sei accumulati in mattinata ma pure sempre ritardato nonostante abbia montato anche lui ali aerodinamiche anteriori come il suo compagno Lorenzo.

Da Rossi ci si aspetta il colpo di genio nelle regolazioni, ma quel che preoccupa non è solo la posizione in griglia di partenza, quanto piuttosto il passo di gara. Lorenzo è davvero un martello sul nuovo asfalto di Misano, metodico e perfino chirurgico nel ripetere i tempi. Dalle qualifiche in programma alle 14 ci si aspetta una sorpresa in "giallo dottore", ma le premesse non sembrano esserci.