Jorge Lorenzo e Valentino Rossi

Rossi e Lorenzo, la coppia non scoppia più:
la Yamaha all'assalto del Gp di Barcellona

di Gianluigi Giannetti
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BARCELLONA - La squadra più forte del mondiale, con una armonia ( almeno di facciata) che non sembra lasciare il minimo spazio agli alfieri della Honda e alla rimonta di Ducati. Barcellona, il settimo appuntamento del mondiale MotoGp 2015, parla di Yamaha. Valentino e Lorenzo sono divisi da sei punti in campionato, ma non più da un muro che separa il box della casa giapponese. Sembrano amici, da copione e anche da calcolo, presidiando le prime due posizioni della classifica con un totale di 5 vittorie, facendo finta di non ricordare il sorpasso ormai storico all'ultima curva nel 2009, determinate per il nono titolo a Valentino.

Dominatore calmo
Allora Rossi umiliò Jorge in modo clamoroso, domenica nessuno dei due invece potrebbe perdere il sorriso, con Valentino che è il primo a saperlo: «Sì, Jorge è più vicino e sono molto preoccupato, ho fatto dei bei podi nelle ultime gare, ma lui viene da tre vittorie ed è molto veloce. Io però devo pensare a me, migliorare il passo in gara e lavorare soprattutto molto in prova. È un format che non mi piace, ma devo crescere. Al Montmelò dovremo cercare di partire fra i primi 5-6 posti perché poi sennò la gara si complica. Abbiamo tre moto al top e sei piloti che possono lottare per la vittoria: è fantastico per lo show e anche per tutti noi».

Gli altri rivali? Sembrano una formalità per il Dottore: «Ognuno ha punti di debolezza e di forza, io non sono contento di Jerez e Mugello, ma delle altre gare sì. Spero di essere competitivo fin dall'inizio e di avere un bel passo in prova, ma non dobbiamo dimenticarci delle Honda e delle Ducati per la battaglia».

Mondiale in famiglia
Tutto in amicizia, in una amichevolezza fa sembrare la conferenza stampa di presentazione del Gp di Spagna una scampagnata nei box Yamaha dove anche Lorenzo sta al gioco. «Arrivo qui in forma, stiamo lavorando bene, ma il passato è passato, ora si deve guardare avanti e continuare in questo modo perché i buoni risultati non sono scontati né automatici. È una pista che si adatta alla nostra moto, ci aspettiamo un grande spettacolo, tanti concorrenti in lotta come non se ne vedono in F.1. Consigli a Marquez, che è in difficoltà con la moto? Nulla, ogni situazione è diversa alle altre, ma lui e la Honda torneranno. Basta che manca qualcosa e tutto diventa più difficile: Marc è un po' come uno dei migliori attaccanti di calcio al mondo che non segna, poi fa il primo gol e....» .

Marquez tenta la riscossa
Dopo le polemiche e i giudizi poco lusinghieri nei confronti di Stoner, Marquez è chiamato all'ultimo appuntamento possibile per salvare una stagione che si sta trasformando in uno psicodramma. «Quest'anno arrivo qui in una situazione diversa, ma sono motivato e sicuro. Negli ultimi test ho provato qualcosa, ci sono piccole novità con gli scarichi, poi vedremo il meteo, abbiamo le nostre idee : sono a -49 da Vale, sappiamo di poter recuperare, ma anche che sarà difficile. Dobbiamo lavorare, ma il primo obiettivo è di tornare a divertimi sulla moto. La caduta Mugello? Ero sempre al limite per stare al passo con Jorge e Iannone e quando sei sempre al massimo rischi sempre di cadere».

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Giovedì 11 Giugno 2015 - Ultimo aggiornamento: 12-06-2015 22:44 | © RIPRODUZIONE RISERVATA