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Ford Mustang, finalmente la settima generazione della sportiva più venduta al mondo è arrivata anche in Europa e, a sei mesi dal lancio in Nordamerica, è possibile ordinarla con un listino che parte da 58mila e i soliti motori V8 sotto il cofano.
La nuova Mustang è lunga 4,81 metri ed è stilisticamente un’evoluzione rispetto alla precedente che ha avuto il merito di rispolverare il lato più muscoloso della pony car nata nel 1964 e che dunque si accinge a festeggiare i suoi primi 60 anni. Lo stile è più spigoloso, ma rimangono inalterati proporzioni e stilemi come il lungo cofano (ora con una presa d’aria sulla gobba), i voluminosi parafanghi posteriori e le tre luci posteriori a Led che fanno il paio con i fari a tre proiettori prese d’aria più ampie.
Più marcati i cambiamenti per l’abitacolo con una plancia tutta digitale e più avvolgente. La strumentazione è su display da 12,4” ed è incorporata su un unico pannello con lo schermo da 13.2” del sistema Sync4 rivolto verso il guidatore. Rispetto a prima, ha un processore dalla potenza raddoppiata, è stato migliorato nel riconoscimento vocale (che ora integra Alexa) e ha la connettività 5G per la navigazione in cloud.
Ci sono anche Android Auto e Carplay wireless. Inoltre la differenza la fanno la grafica 3D e le possibilità di personalizzazione grazie all’implementazione di Unreal Engine, un nome ben noto agli appassionati di gaming. Presenti anche un bell’impianto audio B&O e la piastra di ricarica ad induzione come ulteriore segno di un’attenzione a particolari che su una macchina come la Mustang venivano trascurati se non del tutto ignorati.
Un passo avanti è stato fatto anche sul terreno della sicurezza con una lista di dispositivi che include il riconoscimento dei segnali stradali, il cruise control adattivo con funzione stop&go (con il cambio automatico), il mantenimento attivo della corsia, l’assistenza all’evitamento dell’ostacolo, e la frenata automatica d’emergenza che agisce anche quando si fa la retromarcia.
A livello tecnico, arriva l’ultima evoluzione del V8 5 litri aspirato Coyote dotato di doppio sistema di iniezione (diretta e indiretta) e doppia aspirazione, capace di cantare con la sua solita voce gutturale ben oltre i 7.000 giri/min grazie anche alla valvola attiva all’impianto di scarico, con due terminali doppi, che permettono di fare gli educati quando è necessario, ma di inebriarsi del sound del V8 quando invece c’è la possibilità di farlo. La versione GT ha 446 cv mentre la Dark Horse ha 453 cv.
Per entrambe l’alternativa è tra un cambio manuale e un automatico-sequenziale a 10 rapporti costruito congiuntamente da Ford e General Motors. Differenti invece le trasmissioni “floor stick” – come si dice in America – a 6 rapporti per i due livelli: sulla GT infatti troviamo un’unità tedesca Getrag MT-82 mentre per la Dark Horse c’è una yankee Tremec TR-3160. Per tutte le versioni c’è un gustoso differenziale autobloccante Torsen che migliora la trazione e il piacere di guida.
A questo proposito, il guidatore può selezionare sei modalità di guida (Normal, Sport, Slippery, Drag, Track e personalizzata). Di serie sulla Dark Horse e optional sulle GT c’è il Performance Pack che include i freni Brembo (volendo anche con pinze rosse e scritte bianche), le sospensioni con ammortizzatori magnetoreologici la cui risposta si accorda con sterzo, rollio, beccheggio e intensità della decelerazione grazie all’Active Pothole Mitigation migliorando così la guidabilità su ogni tipo di fondo.
La Dark Horse può anche contare su un assetto specifico, un impianto di raffreddamento potenziato, pneumatici Pirelli specifici su cerchi da 19”. Inoltre si fa riconoscere anche per la calandra ripartita in tre (una centrale e due laterali) e alcuni elementi estetici come le minigonne, il diffusore e l’ala fissa posteriori e i dettagli bruniti come il logo con il cavallo scuro. Esclusive anche la tinta metallizzata Blue Ember, le cuciture Indigo Blue per i rivestimenti dei sedili e i pannelli in nero lucido.
La nuova Ford Mustang parte da 58mila euro per la versione GT che salgono a 61mila con il cambio automatico. La Dark Horse parte invece da 70mila euro. Per l’immancabile variante con la capote – la Mustang del 1964 nasce come vettura scoperta – ci vogliono 4.500 euro in più rispetto alla Fastback. Possibile l’arrivo delle versioni 4 cilindri 2.3 presenti in Nordamerica e sicuro l’arrivo di altre varianti, probabilmente anche ibride.
Tra queste ci sarà anche la GTD, un mostro con motore V8 5.2 con compressone volumetrico da 800 cv e aerodinamica attiva derivata direttamente dalla GT3 che corre nei campionati GT, nell’IMSA e nel WEC e che, dopo il debutto alla 24 Ore di Daytona vedremo anche alla 24 Ore di Le Mans. Il suo obiettivo è scendere sotto i 7 minuti al Nürburgring. Sarà prodotta in serie limitata a circa 300mila dollari l’uno.