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Volkswagen sarà il primo costruttore ad integrare ChatGPT all’interno delle proprie vetture, compresa la Golf, attesa ad un restyling di età della generazione 8 che saluterà i 50 anni del modello e le cui fattezze sono state anticipate al CES di Las Vegas insieme a tutte le altre novità in tema di software che vedremo molto presto sulle vetture di Wolfsburg.
ChatGPT diventerà infatti un equipaggiamento standard per le elettriche ID.7, ID.5, ID.4 e ID.3 nonché per la nuova Passat, la rinnovata Tiguan e appunto la Golf 8 che è mostrata camuffata nella versione GTI. ChatGPT sarà solo una delle risorse alle quali accedere attraverso l’assistente vocale IDA e sarà smistato dal Cerence Chat Pro, una soluzione fornita dalla Cerence Inc., partner di Volkswagen per l’integrazione di questa nuova tecnologia all’interno delle proprie vetture.
ChatGPT e gli altri sistemi di intelligenza artificiale accessibili tramite linguaggio naturale saranno infatti una risorsa, per così dire, secondaria. La prima sarà fornita direttamente da Volkswagen e servirà a gestire un numero sempre crescente di funzioni all’interno della vettura, oltre a quelle solite di navigazione, climatizzazione e informazione allargando l’esperienza di mobilità all’interno della propria vettura. Non è lontano il giorno in cui l’intelligenza artificiale in auto ci permetterà di avere non uno, ma più compagni di viaggio in grado non solo di rispondere a qualsiasi domanda, ma anche di dialogare di qualsiasi argomento.
Per ragioni di riservatezza, tutte le domande e le risposte di ChatGPT saranno cancellate automaticamente e immediatamente e non sarà possibile accedere ai dati che riguardano sia il veicolo sia l’utente. A questo proposito, non sarà necessario attivare alcuna iscrizione o creare un nuovo profilo. È immaginabile che ChatGPT sarà integrato sui modelli già citati dapprima sugli esemplari usciti dalla fabbrica e poi su quelli in circolazione attraverso aggiornamenti over-the-air del software di bordo.
Kai Grünitz, membro del Board of Management del marchio Volkswagen Brand per lo Sviluppo Tecnico parla di democratizzazione della tecnologia come parte integrante del DNA di Volkswagen dimostrata dal fatto di essere «il primo costruttore di volume a rendere questa tecnologia innovativa un equipaggiamento di serie sui nostri veicoli a partire dal segmento delle compatte». Stefan Ortmanns, ceo di Cerence, parla invece di «nuova esperienza utente basata su un modello allargato di linguaggio (large-language-model-based o LLM) come fondamento degli assistenti all’interno dell’automobile di prossima generazione».
Nessuna notizia invece sulla Golf 8.2 in attesa che si mostri definitivamente alla fine del mese di gennaio. Alcune modifiche tuttavia si possono già vedere e riguardano il paraurti dotato di labbra più evidenti, il posizionamento del radar nella griglia inferiore e non dietro al logo, la forma più affilata dei fari, che dovrebbero affidarsi ad una tecnologia di illuminazione più avanzata dell’attuale, e infine lo spoiler alla fine del tetto, cresciuto nelle dimensioni e più articolato nelle forme. All’interno invece si notano lo schermo centrale cresciuto nelle dimensioni, il ritorno ai tasti fisici sul volante, al posto di quelli a sfioramento, e il ricorso in generale a materiali meno lucidi.