Uno spettacolo. Dal quale esce sempre lui. Il cannibale Max Verstappen non si ferma più. Il tulipano infallibile conquista la quinta pole consecutiva, la settima del 2023 ed oggi partirà all’assalto della sesta vittoria di fila, l’ottava nelle dieci gare di questa stagione. Un superiorità assoluta destinata a battere tutti i record, addirittura superiore a quella dell’era dell’imperatore Lewis Hamilton con la sua Mercedes. Eppure questa non è la sua pista. A Silverstone il predestinato olandese non ha mai vinto e farà di tutto per cancellare questo buco dal suo curriculum. Dopo qualifiche al fulmicotone, c’è la netta impressione che la Red Bull numero uno e il suo fantino siano ancora superiori a tutti sul passo gara e, se uscirà in testa dalle prime curve dove l’atmosfera sarà caldissima, saluterà tutti come al solito per effettuare l’ennesima cavalcata trionfale.
La Ferrari, su una pista che non è particolarmente adatta alle doti della SF-23, almeno in prova, è andata bene, molto bene, limitando i distacchi dal fenomeno e rimanendo in scia. Nel finale della Q3, però, la McLaren ha confermato che i progressi visti in Austria non erano un caso. Sia Norris che Piastri, per la prima volta con gli ultimi sviluppi anche lui, si sono infilati entrambi, nell’ordine, davanti alle Rosse che si sono dovute accontentare delle quarta e quinta posizione sullo schieramento. Dietro di loro le due temibili Mercedes che sul circuito di casa hanno sfoggiato un’ala anteriore tutta nuova. I distacchi fra le due prestigiose squadre sono molto contenuti ed oggi sarà battaglia dura. Le Frecce Nere hanno dimostrato un gran passo nelle prove libere quando hanno simulato il “long run” e partiranno per cercare almeno il doppio podio come hanno già fatto a Barcellona.
In questo ambiente che trasuda storia del motorsport, i piloti di casa si esaltano ed avranno tutto il tifo di un pubblico da record i tre driver made in England: Hamilton, Russell e Norris in ordine decisamente invertito di come scatteranno quando si spegnerà il semaforo. Certo, il Baronetto di Sua Maestà prenderà il via dalla settima piazzola, ma le sue imprese passate da queste parti lasciano ben sperare. Lewis nel Regno Unito è partito per sette volte dalla pole ed è passato in otto occasioni per primo sotto alla bandiera a scacchi. È proprio il caso di dire «è il suo giardino di casa». Ennesima delusione per l’altra Red Bull, quella di Sergio Perez che, con molta fantasia, qualcuno aveva dipinto come «un avversario nella corsa al titolo» del suo capo squadra e padrone. Checo sembra nel pallone. O forse è. A parte l’improponibile accostamento con super Max, non basta la sfortuna per giustificare la quinta volta di fila che non entra il Q3.
L’infallibile, nello stesso tempo, ha sempre centrato la pole. Il povero messicano oggi, ancora una volta, dovrà fare una faticosa rimonta, ma se non verrà aiutato dal caso o da qualche safety car, difficilmente salirà sul podio come è riuscito a fare in Austria. I ragazzi di Maranello, esclusa l’infiammabilità dei piloti fra loro, appaino molto realisti e soddisfatti. Il podio è possibile, ma niente affatto facile, le Mercedes hanno passo e le McLaren sono ansiose di conferme. In più, schierano tre piloti britannici su quattro. Disteso è sempre sorridente Vasseur, le cose stanno andando nella direzione giusta. Charles, nonostante l’imprevisto di venerdì, è molto in palla: «Gli sviluppi funzionano, facciamo dei passi avanti. Sono molto contento perché in Q1 e Q2, con l’asfalto bagnato dove mi ero impantanato a Zeltweg, ho avuto in mano la situazione».