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MILLERUOTE
di Giorgio Ursicino
In Messico Verstappen festeggia sul podio dopo la sedicesima vittoria della stagione

Verstappen entra nella leggenda: trionfa in Messico e raggiunge a quota 51 Prost nella classifica delle vittorie di tutti i tempi

di Giorgio Ursicino

Con un’aggressiva strategia a due soste, Verstappen agguanta anche il GP del Messico, vince la sedicesima gara della stagione, la numero 51 in carriera, agganciando nella graduatoria di tutti i tempi il 4 volte campione del mondo Alain Prost. Se non ci fosse stata Singapore, l’unica corsa sfuggita nel 2023 alla Red Bull, questo sarebbe il 15° trionfo consecutivo per il campione del mondo. Immenso. Roba da non crederci. La “carrera”, agli oltre duemila metri di Città del Messico, era iniziata sotto i migliori auspici per i ragazzi di Vasseur. Con grande sorpresa generale, in primis dei ferraristi stessi, le due rosse avevano infatti conquistato tutta la prima fila. Non era mai accaduto quest’anno. La sesta partenza al palo in questa stagione dominata, in lungo e in largo, della RB. Charles davanti a Carlos per soli 67 millesimi.

Scesi dalle loro SF-23 i driver di Maranello si guardavano un po’ increduli chiedendosi reciprocamente spiegazioni. Cosa è successo? Come mai la vettura si è messa ad andare tanto forte? Domanda senza risposta anche se nemmeno i più fiduciosi pensavano che i diavoli rossi potevano tenersi alla spalle il cannibale olandese schierato dietro di loro. Diverso il discorso per i posti sul podio perché sia le Mercedes che le McLaren si trovano indietro. Al via scatto perentorio delle due Red Bull che, approfittando del lungo rettilineo, dell’elevata velocità massima e del potente effetto scia, affiancano le Ferrari arrivando alla prima staccata, dopo quasi un chilometro a tutto gas, appaiati.

Max è all’interno, Perez all’esterno, Leclerc nel mezzo viene stretto come un panino. Sergio, acclamato dai tifosi di casa (oltre 400 mila nel weekend), si tocca con la Ferrari ed ha la peggio danneggiando irreparabilmente la monoposto. Charles ha l’ala anteriore in condizioni critiche, ma non rientra ai box e dimostra subito di poter tenere un buon passo. Per il resto le posizioni sono mantenute: Sainz è terzo, il sorprendente Ricciardo quarto, poi Hamilton, Piastri e Russell. Nonostante il lunghissimo rettilineo è difficile superare e Lewis tenta invano di infilare l’australiano Daniel. La manovra riesce al britannico soltanto al 11° giro. Lewis va alla caccia delle due Ferrari, guadagna leggermente su Sainz, ma non sembra avere un passo completamente diverso.

Chi, come si poteva immaginare, ha un ritmo, man mano che le gomme invecchiano, decisamente migliore è il capofila Verstappen. Visto che l’olandese è riuscito a portarsi in testa alla prima curva e può viaggiare in aria pulita, se non ci saranno imprevisti, la gara sembra segnata. Almeno per il primo posto. Il baronetto di Stoccarda si è portato sotto il secondo da Carlos, ma lo scavalco non sarà facile vista la velocità di punta del Cavallino. Al 20° giro si ferma Verstappen, che evidentemente ha scelto una strategia a due soste, e rientra 7°. Con le hard bianche l’orange vola. Hamilton rientra al 25° giro, non si sa se potrà arrivare fino in fondo.

Charles, nonostante l’ala ferita, ha dato 8 secondi a Carlos. Al 32° giro Magnussen sbatte violentemente con la Haas, fanno uscire la safety car e Verstappen, che è tornato in testa, approfitta per fare la seconda sosta senza perdere la posizione, ma poi espongono la bandiera rossa ed interrompono la gara. Si riparte da fermo, i primi 4 sono Verstappen, Leclerc, Hamilton e Sainz. Solo Lewis sceglie la gialle medie come il compagno Russell, gli altri sono sulle bianche dure. Il sette volte campione del mondo scavalca Leclerc, Sainz resiste a George, le Ferrari chiudono terza e quarta.

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Lunedì 30 Ottobre 2023 - Ultimo aggiornamento: 31-10-2023 18:31 | © RIPRODUZIONE RISERVATA