La Smart EQ durante la Green Run

Ecologica EQ, il gioiello solo elettrico di Smart. Provata nella Green Run è efficiente e piacevole da guidare

di Sergio Troise
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FIRENZE - Dal 2020, come ormai noto da tempo, tutte le Smart (ForTwo, ForFour, Cabrio) diranno addio ai motori benzina e diesel e saranno disponibili esclusivamente con motorizzazione elettrica. In casa Daimler, dunque, ritengono che sia necessario far conoscere sempre di più, e sempre meglio, i vantaggi della soluzione Zero Emissioni: vanno sconfitti dubbi e diffidenze diffusi e aiutati gli automobilisti, soprattutto gli aficionados delle citycar, a capire come funziona, come si guida e come si gestisce giorno per giorno un veicolo elettrico.

Per questo, in parallelo alle tradizionali iniziative commerciali, sono stati intensificati gli accordi con Enel per sviluppare la diffusione dei sistemi di ricarica: oltre ai parcheggi dotati di colonnine già aperti in diverse città italiane s’è arrivati ad offrire, ai clienti Smart, l’installazione gratuita di una wallbox nuova, nel garage o nel cortile di casa, comprensiva della manutenzione e con tanto di garanzia triennale.
Tutto ciò si profila utile e decisamente interessante. Ma non basta. Sul tappeto c’è un altro problema: come educare gli automobilisti a guidare un’auto elettrica. Che non è difficile, ma molto diverso da ciò che siamo abituati a fare con le auto tradizionali. In questa ottica è stato organizzato sulle strade della Toscana, tra Firenze e il Ciocco, nel cuore della Garfagnana, lo Smart Green Run, vera e propria gara di regolarità incentrata sulla capacità di contenere al meglio il consumo di energia elettrica.

Il percorso, diviso in tre tappe, alternava tratti autostradali, centri abitati e strade di collina in un susseguirsi continuo di pianure, salite e discese, a volte anche molto trafficati. Tappa più importante, per il valore simbolico, quella che ha portato la carovana di 10 Smart Fortwo EQ fino alla centrale idroelettrica di Piano della Rocca, in provincia di Lucca, passando per Larderello, sede della gigantesca centrale geotermica dell’Enel: 34 impianti che coprono circa il 30% del fabbisogno energetico regionale e il 2% di quello nazionale.

Al volante della piccola e virtuosa Fortwo spinta dal sistema elettrico (motore sincrono a corrente trifase ad eccitazione separata) con potenza di 60 kW/82 cv/160 Nm, alimentato da una batteria agli ioni di litio, ci siamo cimentati con l’obiettivo di capire come fare per non rimanere a secco di energia prima di arrivare alla fatidica colonnina. Dopo qualche impaccio iniziale abbiamo preso confidenza con questa Smart decisamente diversa, priva di cambio (il selettore serve solo per selezionare marcia avanti, marcia indietro, folle e parcheggio), silenziosissima (a richiesta è disponibile, per motivi di sicurezza, un generatore di suono artificiale, che funziona fino a 30 km/h) e sorprendentemente capace di rigenerare energia sfruttando discese e frenate. L’importante è ricordarsi di schiacciare il tasto Eco: serve per aumentare la capacità di autorigenerazione dell’energia in fase di rilascio e quando si schiaccia il pedale del freno. Per questo vanno sfruttate al meglio le discese, tenendo conto, però, che se si stacca del tutto il piede dall’acceleratore l’auto tende quasi a fermarsi.

Per tenere sotto controllo il consumo d’energia bisogna affidarsi alla strumentazione. Al centro, proprio davanti al guidatore, dove di solito c’è il contachilometri, compare un indicatore che segnala progressivamente il calo di autonomia (dal 100% fino ai valori minimi). Uno strumento posizionato sulla sinistra, davanti al montante, indica invece, istante per istante, se si sta caricando o scaricando. Tenerlo sott’occhio è determinante, e dunque conviene richiederlo, all’atto dell’acquisto, in quanto fa parte della lista degli optional. Se si ha la certezza di dover coprire percorsi brevi e dunque non si hanno problemi di consumo si può raggiungere la velocità massima di 130 km/h, mentre il passaggio in accelerazione da 0 a 60 km/h richiede 4,6 secondi (11,5 sullo 0-100) sfruttando anche l’effetto kick-down.

Ciò detto, è impensabile che sfruttando le prestazioni massime dell’auto ci si possa assicurare l’autonomia dichiarata di 160 km. E’ invece incoraggiante sapere che anche la Smart elettrica, come le versioni a benzina e diesel di ultima generazione, ha fatto progressi significativi nel comportamento dinamico, rivelandosi non solo pratica e agile in città, ma anche capace di affrontare percorsi extraurbani con buona disinvoltura. Ora la piccola auto assorbe meglio le asperità del fondo e affronta i percorsi tortuosi con una tenuta in curva più rassicurante.
Probabilmente contribuisce a questi progressi anche la distribuzione dei pesi, con la collocazione centrale, in posizione baricentrica, tra i due assi, della batteria al litio. Tutte le Smart EQ (Forftwo, Cabrio e Forfour) sono molto ben equipaggiate e dispongono di serie anche di avanzati sistemi di assistenza alla guida. Ì prezzi di partenza (24.100 euro per la Fortwo, 27.450 per la Cabrio, 24.650 per la Fourfour) possano salire di molto.
 

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Venerdì 16 Novembre 2018 - Ultimo aggiornamento: 17-11-2018 11:21 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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1 di 1 commenti presenti
2018-11-16 13:40:49
Delirio di onnipotenza delle case automobilistiche 24.000 e rotti per un giocattolo a batteria e poi qualche genio pensa che tuttiacquistino una auto elettrica. Ma un programmino di assistenza alla guida cosa ce lo vogliono far pagare?