La firma della partnership

Nio e Geely, accordo strategico per il battery swap e farlo diventare uno standard mondiale

di Nicola Desiderio
  • condividi l'articolo

Nio Holding ha firmato con Zhejiang Geely Holding Group (Geely) un accordo per un’alleanza strategica che riguarda il battery swap, ovvero la possibilità di scambiare la batteria dell’automobile in apposite stazioni senza bisogno di ricaricarla alla spina e con la potenzialità di aggiornarla nel tempo.

L’accordo è stato firmato a Hangzhou e prevede una cooperazione piena su standard, tecnologie, sviluppo della rete, dei modelli e degli asset che riguardano il battery swap. Ad apporre la firma c’erano Jack Liu, ceo of Yiyi Power azienda della Geely Holding, e Fei Shen, senior vice president di Nio alla presenza di Eric Li, fondatore e presidente di Geely Holding, Jerry Gan, ceo di Geely Auto Group, William Li, fondatore, presidente e ceo di Nio, ed infine Steven Feng, chief financial officer di Nio. L’obiettivo è la costruzione di un standard unico, capace poi di imporsi sul resto dell’industria, su una delle tecnologie che promette di rendere più facile la diffusione dell’auto elettrica.

Il battery swap infatti permette di ricaricare la vettura senza di fatto ricaricarla, ma scambiando in pochi minuti la batteria scarica con una carica all’interno di stazioni attrezzate e completamente automatizzate. Oltre a togliere l’ansia da ricarica, il battery swap promette anche di togliere anche l’ansia legata all’affidabilità e alla durata delle batterie stesse visto che la vettura non monta mai la stessa. Inoltre, con il battery swap è possibile mettere a disposizione dei clienti batterie sempre più efficienti che, a parità di dimensioni, offrono potenze e capacità superiori grazie al miglioramento delle tecnologie e dei materiali. L’idea non è nuova e oltre 10 anni fa già Renault l’aveva sperimentata con Better Future, ma poi l’aveva abbandonata.

È stata proprio la Nio ad averla ripresa e a svilupparla affrontando sia la tematica dello sviluppo dei veicoli in grado di accogliere batterie scambiabili sia lo sviluppo di una rete di stazioni di scambio. L’obiettivo è di raggiungere quota 2.300 entro il 2023 delle quali 120 in Europa e Geely ne ha pianificate addirittura 5mila entro il 2025. Anche Renault ha dichiarato di aver ripreso in considerazione il battery swapping (almeno per alcuni tipi di veicoli), la Fisker ha già annunciato che la adotterà e nel campo delle due ruote tutti i maggiori costruttori (Honda, Yamaha, Suzuki, Kawasaki, Piaggio, KTM, Kymco…) hanno aderito al consorzio internazionale Swappable Batteries Motorcycle Consortium (SBMC) che permetterà a scooter e moto elettrici di utilizzare le stesse batterie pur essendo mezzi di marchi diversi.

L’accordo apre però prospettive nuove perché Geely ha in pancia marchi (Volvo, Polar, Lotus, Zeekr, London Taxi, Link & Co., Proton…) e partecipazioni molto importanti (il 17% di Aston Martin e poco meno del 10% di Daimler con la quale detiene Smart al 50%) oltre ad un'alleanza proprio con Renault e dunque si rafforza la posizione di questa tecnologia e la possibilità che possa diffondersi anche al resto dell’industria imponendo gli standard sviluppati congiuntamente con Nio.

  • condividi l'articolo
Mercoledì 20 Dicembre 2023 - Ultimo aggiornamento: 20:03 | © RIPRODUZIONE RISERVATA