il Vesuvio Motor Show

Concluso il Vesuvio Motor Show. Organizzatori soddisfatti: “Siamo partiti con l’edizione zero, cresceremo nel 2024”

di Sergio Troise
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NAPOLI - Una strada di periferia chiusa al traffico, qualche gazebo, auto da corsa rombanti, uno stuntman in vena di prodezze e una sfilata di supercar in bella mostra. E’ con questi ingredienti che è stata allestita la prima edizione del Vesuvio Motor Show, un happening della passione lontano anni luce da eventi entrati nella storia come il Motor Show di Bologna del tempo che fu, ma con il merito di aver “smosso le acque” in una zona insospettabile, ovvero la periferia Est di Napoli, dove è in atto un piano di valorizzazione del territorio che mira a riqualificare una parte importante della città.

Qui, tra l’altro, è attivo da un paio d’anni il Gold Tower Lifestyle Hotel, che ha fatto da “direzione corsa” della manifestazione andata in scena nel weekend dell’11 e 12 novembre. Nonostante la pioggia della domenica, l’evento ha richiamato, nei due giorni, un discreto numero di spettatori (non i 15.000 indicati con ottimismo dagli organizzatori, di certo una buona metà), in gran parte famiglie, anche con bambini, incuriositi dallo spettacolo motoristico, svoltosi in gran parte in forma statica, con tante supercar in mostra, in parte in forma dinamica, con sfide a tutto gas lungo un percorso di poco meno d’un chilometro.

Spettacolari si sono rivelate le sfide tra superelaborate bicilindriche storiche come Fiat 500 e 126, tradizionali protagoniste in pista e nelle gare di slalom in salita, e entusiasmanti sono state le esibizioni dello stuntman Salvatore Maraffino, in grado di percorrere anche 200 metri su due ruote, al volante di una vecchia ma efficientissima BMW Serie 3 “personalizzata” con tutto ciò che potesse richiamare la città teatro della manifestazione, ovvero un… San Gennaro sul cofano, un Pulcinella sotto la coda e una tappezzeria azzurra con la N e il tricolore del Napoli scudettato…

Hanno strappato applausi anche le esibizioni di drifting a ruote fumanti, ma a dire il vero s’è rivelata discutibile la decisione di far svolgere il tutto con il pubblico assiepato a pochissima distanza, dietro precarie transenne: una situazione pericolosissima, ad alto rischio, che la Polizia addetta ai controlli di sicurezza non ha impedito, e che soltanto l’inesperienza di organizzatori alla loro “prima volta” ha potuto determinare.

Del resto, proprio il numero 1 dell’organizzazione, Antonio Olivieri, a fine evento ha dichiarato, con franchezza: “Possiamo considerare questa come una edizione zero della manifestazione, e siamo già proiettati al 2024 con alcuni correttivi da apportare. Per ora ci accontentiamo della buona risposta del pubblico. Siamo rimasti colpiti dalla presenza di tante famiglie, e di tanti bambini, che hanno potuto interagire direttamente con le auto, potendo anche scattare foto dall’interno dell’abitacolo. In qualsiasi altro evento del genere le auto sono inavvicinabili, da noi no”.

A proposito del pubblico, vale la pena osservare che il carattere della manifestazione (più show che vero e proprio motorsport) ha tenuto lontano gli appassionati che si riconoscono nelle scuderie locali e nei club di praticanti, i licenziati ACI Sport che partecipano alle varie competizioni in pista e su strada, i dirigenti sportivi, gli ex piloti, i meccanici, i collezionisti di auto storiche. T

Si sono visti soltanto il presidente della Scuderia Vesuvio Valentino Acampora e il gentleman driver Paolo Scudieri, ospite d’onore della manifestazione, nonché sponsor con il marchio Adler. Preso d’assalto da microfoni e telecamere, Scudieri ha spiegato di essersi speso per sostenere l’evento “non solo perché sono vicino a tutto ciò che riguarda l’auto e il motorsport, ma anche perché si è fatto un primo passo importante per la valorizzazione di Napoli Est, una zona della città che deve crescere”.

Tra le auto più ammirate c’è stata proprio la 488 Turbo con cui Scudieri si è classificato terzo nella finale mondiale del Challenge Ferrari svoltosi sulla pista del Mugello lo scorso 29 ottobre. E accanto alla “rossa” ha conquistato la scena anche un altro gioiello gelosamente custodito nel suo garage: la Lancia Delta S4 del 1985 con cui gareggiarono nel Mondiale Rally Marcu Alen e Illka Kiwimaki.

Interessanti, tra le auto da competizione in mostra, anche la Aston Martin GT3 Vantage con cui gareggia il pilota napoletano Piero Nappi, la Lamborghini di Angelo Ambrosio, protagonista nelle cronoscalate, e la monoposto di Formula 4 del giovane Toni Iavarone cresciuto nella scuola piloti fondata da Henry Morrogh.

Avrebbe dovuto esserci anche una monoposto di Formula 1, ovvero la Force India del 2018 con cui gareggiarono Sergio Perez ed Esteban Ocon, ma a dire il vero l’auto non s’è vista. In compenso, sulla terrazza coperta del Gold Tower Lifestyle Hotel è stato esposto, grazie ad uno spettacolare trasporto con gru, una sorta di manichino a forma di monoposto, di colore rosso, con improbabili insegne dell’Alfa Romeo e di Weichai (sponsor cinese della Ferrari). Insomma, una trovata per fare scena nella serata del sabato dedicata ai festeggiamenti.

Ammiratissima è stata invece la piccola Urania 750 Sport, ovvero l’auto con cui disputò le prime corse, negli anni 50, la napoletana Maria Teresa De Filippis, entrata nella storia dell’automobilismo per essere stata la prima donna cimentatasi in Formula 1. In perfette condizioni, e con tanto di autografo della prima proprietaria stampato sulla carrozzeria, l’auto è stata esibita dalla famiglia Veneruso, che la conserva con cura maniacale, com’è giusto che sia per un oggetto che rappresenta un pezzo di storia del motorsport.

Grazie allo sponsor Vega Luxury e alla Cars & Coffee di Francesco Canta (aziende specializzate nel noleggio di supercar e auto di lusso), hanno incantato il pubblico numerosi pezzi da novanta, tra cui una dozzina di Ferrari a 8 e 12 cilindri, due Maserati MC20 (Coupé e Cielo), una Grecale Trofeo, un’Alfa Romeo 8C, Lamborghini Huracan e Urus, Aston Martin DBX; Mercedes G63 AMG e SL 63 Cabrio; tre Rolls Royce, due Bentley, quattro Porsche GT3, Cayman e Cayenne GT.

Tra i piloti locali emergenti si è guadagnato applausi e complimenti il 17enne Vincenzo Scarpetta, premiato nell’ambito del Vesuvio Motor Show per la recente vittoria nel campionato GT Sprint. A completare l’area dedicata ai più giovani, il box della squadra corse karting Officina 27 Motorsport, braccio napoletano di CRG, dove sono nati piloti del calibro di Verstappen, Hamilton e Rosberg.

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Martedì 14 Novembre 2023 - Ultimo aggiornamento: 15-11-2023 10:43 | © RIPRODUZIONE RISERVATA