Quartararo con la Yamaha che ha vinto al Sachsenring la seconda gara consecutiva da dominatore

Bagnaia cade anche in Germania, Quartararo vola. Per ducatista altra pole sprecata, il francese della Yamaha allunga nel Mondiale

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SACHSENRING - Quartararo come Verstappen. In un parallelismo tra la MotoGp e la Formula 1, che oggi si rincorrono tra Germania e Canada, il motomondiale sembra aver trovato il suo padrone, con il francese della Yamaha che ha vinto al Sachsenring la seconda gara consecutiva da dominatore e ha impresso una svolta importante alla corsa al titolo in vista della sosta che comincerà dopo il prossimo fine settimana ad Assen. L’altra faccia della medaglia, quella dei gran delusi, potrebbe accomunare Francesco Bagnaia e Charles Leclerc, che sulle rispettive Rosse fanno il vuoto al sabato e spesso restano a mani vuote la domenica.

Oggi la gara del piemontese, partito dalla pole, è durata solo pochi giri, prima che la sua Desmosedici lo stendesse sull’asfalto, rabbioso e incredulo. Quartararo, abile a superarlo quasi subito, nel frattempo era già in fuga e da quel momento ha dovuto solo evitare di rovinare anzitempo la gomma media posteriore della sua Yamaha, che il francese sa condurre unendo leggerezza e velocità. Ha provato a reagire Aliex Espargaro con l’Aprilia, ma è stato superato dalle Ducati di Johann Zarco (Pramac) e Jack Miller, che sono saliti sul podio nell’ordine, lasciando il quarto posto allo spagnolo. Buona la quinta piazza conquistata da Luca Marini. In classifica, Quartararo domina con 172 punti, Espargaro è a 138, Zarco a 111. Bagnaia è sesto con 81 punti, insieme col compagno di scuderia che l’anno prossimo passerà in Ktm. Sconsolato il pilota piemontese: «Se mi sono steso, il principale responsabile sono io, ma dai dati non si capisce il motivo, quasi inspiegabile. Cadute del genere non le ho mai viste in MotoGp - ha detto -. Ancora una volta ero davanti, avrei lottato per la vittoria.

Quartararo però è l’unico che non sbaglia e fa la differenza con la Yamaha». Il francese si è congratulato con se stesso per aver festeggiato nel migliore dei modi la festa del papà, che Oltralpe si celebra oggi, confessando di essere stato poco bene nel corso del weekend: «Durante la gara ho tossito un pò ma sono super felice anche se abbastanza stanco», ha sottolineato. Per lui, c’è anche la soddisfazione di aver iscritto nell’albo d’oro della gara il suo nome, unico oltre a quello di Marc Marquez, lo sfortunato pluricampione fermo dopo l’ennesima operazione al braccio che sembra aver trovato un degno erede. C’è amarezza in casa Ducati, nonostante la classifica costruttori la veda sempre ampiamente davanti (con 221 punti precede Yamaha con 172 e Aprilia, 139). Caduto Bagnaia, ha deluso anche l’unico altro pilota della Desmosedici ad aver vinto finora, Enea Bastianini, chiudendo solo al decimo posto. Gara disastrosa per la Honda, che senza re Marquez sembra ormai alla deriva. Tre piloti sono caduti e l’unico a traguardo, Stefan Bradl, ha chiuso 16/o. «Se prima del Sachsenring eravamo appesi a un filo sottilissimo per rimanere attaccati alla corsa mondiale, al terzo giro si è spezzato anche quello».

Il pilota del team Ducati di MotoGp Michele Pirro, oggi vincitore della gara di Superbike al Campionato italiano velocità (Civ) di motociclismo sul circuito del Mugello a Scarperia, pochi minuti prima del via stava guardando la gara del Gran premio di Germania quando al terzo giro il suo compagno di squadra nella massima categoria, Pecco Bagnaia, è caduto mentre era in lotta con Fabio Quartararo (Yamaha) per la prima posizione. «Oggi è stata dura partire, perché mentre mi stavo cambiando per correre la mia gara, ho visto Pecco Bagnaia per terra e mi sono cadute le braccia. Per me è importante anche quello che si fa in MotoGp perché sono tanti anni che lavoro in Ducati. Abbiamo perso un sacco di occasioni anche nel recente passato, nel 2020 ha vinto Joan Mir (Suzuki) e lo scorso anno Fabio Quartararo, mentre i nostri piloti non sono ancora riusciti a conquistare il titolo».

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Lunedì 20 Giugno 2022 - Ultimo aggiornamento: 13:15 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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