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ALULA – Toyota, che ha vinto tre delle ultime cinque edizioni della Dakar, e Audi sono i costruttori che si sfidano tra le dune del deserto saudita, dove il massacrante rally raid che scatta venerdì si corre per la quinta volta. La scuderia della casa nipponica, la Gazoo Racing, non schiera tuttavia il campione uscente, il qatariota Nasser Al-Attiyah, che gareggia con l'Hunter della Prodrive in attesa di avviare il programma di Dacia (nel 2025) assieme a Sébastien Loeb (pure lui al via con lo stesso Hunter, dopo la piazza d'onore del 2023) e Cristina Gutiérrez Herrero.
Toyota ha confermato i migliori dalla passata edizione: il brasiliano Lucas Moraes e Giniel de Villiers, rispettivamente terzo e quarto un anno fa. Al volante degli altri Hilux ha chiamato lo statunitense Seth Quintero e altri due sudafricani (come de Villiers), Saood Wariawa e Guy Botterill. Con lo stesso pick-up Hilux la Overdrive punta su Guerlain Chicherit, Juan Cruz Yacopini e Yazeed Al Rajhi. Con il suo programma triennale (a quanto pare non andrà oltre il 2024), Audi insegue la prima affermazione “alternativa” in una Dakar con il suo aggiornato prototipo Rs Q e-tron ad alimentazione elettrica e ad autonomia estesa: un turbobenzina ricarica la batteria.
La casa dei Quattro Anelli è in gara con Monsieur Dakar, ossia Stéphane Peterhansel (14 successi, nessuno ha vinto così tanto), con Carlos Sainz (3 affermazioni) e Mattias Ekström. I tre equipaggi dovranno vedersela anche con un altro protagonista del rally Raid, Nani Roma (una affermazione), ingaggiato dalla M-Sport per competere con il pick-up Ford Ranger. Martin Prokop corre invece con una Ford Raptor. Cinque gli equipaggi interamente “azzurri” - Eugenio Amos e Paolo Ceci, Andrea Schiumarini e Andrea Succi, Silvio e Tito Totani, Gianpaolo Bedin e Alberto Marcon, Michele Cinotto e Alberto Bertoldi – ai quali si sommano la partecipazioni individuali di altri protagonisti, come piloti o navigatori. Maurizio Gerini sarà di nuovo al fianco di Laia Sanz, reduce dal secondo posto assoluto nel mondiale per Suv elettrica Extreme-E, mentre Filippo Ippolito “navigherà” l'ungherese Pal Lonyai. Con la Onlyfans Racing c'è la pilota italiana Rebecca Busi “scortata” dall'uruguayano Sergio Lafuente. Poi sono ancora sia Enrico Gaspari (pilota) e Maurizio Dominella (navigatore) impegnati in due distinti equipaggi nella classe T4.
Per quanto riguarda i truck continua l'assenza della Kamaz e degli equipaggi russi: esclusa l'edizione dello scorso anno, dal 2000 in poi solo 4 volte la prova era stata vinta da altri costruttori. Un veicolo Iveco sembra destinato al trionfo, anche se il ceco Ales Loprais con il suo Praga V4s Dkr è un rivale da temere. L'anno scorso, pur non avendo responsabilità, si era ritirato quando era al comando della gara dopo un mortale incidente in cui era rimasto vittima un tifoso italiano. Oltre a David Giovannetti, co-pilota di un equipaggio francese, gli altri italiani sono i due equipaggi della Mm Technology Team Claudio Bellina, Bruno Gatti e Marco Arnoletti, Gianandrea Pellegrinelli, Carlo Galdini e Giulio Minelli nonché Cesare Rickler del Mare, Aldo e Dario De Lorenzo con un Man Tgs.