
Monaco, come la Formula 1, ma "meno": oggi libere, qualifiche e gara in meno di 10 ore

FE, Buemi (Envision) torna a vincere dopo sei anni. Il terzo trionfo a Monaco è il tris di Jaguar. Rowland (Nissan) allunga in testa

FE, la pole più prestigiosa al più giovane del mondiale elettrico, Taylor Barnard (McLaren)

Torna il Giaguaro nell'habitat di caccia preferito. Jaguar punta a ripetere il dominio totale della scorsa edizione
MONACO – Tutto in meno di 10 ore. I tempi della Formula E, nata nelle città per portare il motorsport a basse emissioni (ambientali e acustiche) sulla porta di casa delle famiglie, sono compressi. Ma a Montecarlo, dove poco dopo le 15 prende il via l'ottavo ePrix della decima stagione del mondiale elettrico, lo sono ancora di più.
I piloti si esercitano due giorni al simulatore per prepararsi a una pista che tutti conoscono. Gran parte del lavoro spetta però a ingegneri e meccanici, che devono arrivare con le idee anche più chiare perché nel Principato non ci sono “tempi morti”. A Monaco tutto funziona con la proverbiale precisione... svizzera. Dagli accessi alle tribune ai passaggi per raggiungerle, dal blocco delle strade ai box, ogni tassello si inserisce nel mosaico organizzativo, agonistico e logistico in maniera naturale. L'ePrix, del resto, rappresenta anche una sorta di prova generale in vista del Gran Premio di Formula 1 in programma fra poco meno di un mese.
La Formula E è come la Formula 1, ma “di meno”. L'ePrix è esclusivo, ma non si avvicina nemmeno lontanamente a quello della classe regina. I locali sono pieni, ma di meno, e l'italiano è una delle lingue più ricorrenti, quest'anno anche per effetto del lungo ponte tra il 25 aprile e l'1 maggio. Le consuete belle auto sono parcheggiate davanti al Casino e al Cafè de Paris, ma anche in questo caso sono verosimilmente meno costose e anche meno particolari di quelle in mostra quando c'è la Formula 1. Non ci sono elicotteri che fanno la spola tra il Principato e l'aeroporto di Nizza, dove si trovano diversi jet privati, indubbiamente meno rispetto a quelli che si potranno ammirare nell'ultimo fine settimana di maggio. Nello stesso porto di Montecarlo sono ormeggiate imbarcazioni che i comuni mortali possono solo sognare, ma non sono affollati come lo saranno tra il 24 e il 26 maggio.
La Formula E si consuma praticamente tutta in una giornata. Sveglia prestissimo, per tutti. Alle 8 sono già finite le prime libere con le Jaguar di Mitch Evans, Robin Frijns (Envision) e Nick Cassidy davanti a tutti. Poi la Nissan della Neom McLaren di Jake Hughes e le Porsche di Jake Dennis (Andretti) e Antonio Felix Da Costa. Per trovare il primo powertrain Stellantis, la Maserati di Maximilian Günther, occorrere arrivare all'undicesimo posto (la provvisoriamente più veloce delle Ds Penske è quella di Stoffel Vandoorne, 13^). Nemmeno il tempo di tirare il fiato e analizzare sinteticamente i dati, che, poco dopo le 9, scattano le seconde libere. Alle 10.40 cominciano le qualifiche che si chiudono subito dopo mezzogiorno. Quindi una pausa (non ai box) prima dello spegnimento dei semafori e la sfida per un posto sul podio e il bacio della principessa.