Il Gozzo 38 Cabin di Apreamare

Varata la prima unità del Gozzo 38 Cabin di Apreamare. Obiettivo dichiarato: conquistare anche i mari del Nord

di Sergio Troise
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TORRE ANNUNZIATA - La presentazione in anteprima mondiale è prevista allo Yachting Festival di Cannes, in programma dal 10 al 15 settembre, mentre la “prima” in Italia avverrà subito dopo, al Salone di Genova (19-24 settembre). Ma il nuovo Gozzo 38 Cabin di Apreamare è stato già definito in tutti i dettagli e l’esemplare numero 1 è stato varato e sottoposto ai primi collaudi in attesa di partire per il Nord Europa, dove l’attende il suo primo acquirente, un armatore deciso a utilizzare la barca non solo in estate, e non solo nelle quiete acque del Mediterraneo.

Il nuovo gozzo dello storico cantiere sorrentino (trapiantato nella vicina Torre Annunziata, a Sud di Napoli) è stato progettato, infatti, proprio con l’obiettivo di soddisfare anche la domanda di armatori desiderosi di navigare comodamente per tutto l’anno e in ogni condizione meteomarina, godendosi anche una crociera di più giorni. Il tutto senza tradire lo spirito vincente che anima da sempre i progetti dell’azienda: grande tenuta di mare, stabilità dello scafo e la bellezza di forme e linee che richiamano la centenaria tradizione dei gozzi sorrentini, mixando al meglio legno e vetroresina, e trovando soluzioni geniali per assicurare sempre funzionalità, eleganza e comfort.

Per arrivare a tanto non potevano bastare, però, le intuizioni di Cataldo Aprea, primo produttore al mondo dei gozzi con carena planante. Come già in altre occasioni, la progettazione tecnica è stata dunque affidata a Marco Casali e Umberto Tagliavini, che partendo dal bestseller Gozzo 35 hanno concepito questa versione un po’ più grande e cabinata, adatta a navigare in ogni stagione, ma gestibile con facilità anche da una sola persona.

Rispetto alla barca da cui deriva, il nuovo 38 Cabin guadagna quasi un metro, e misura infatti 11,45. La plancetta di poppa è più lunga di 25 cm e aumenta lo spazio vivibile a contatto con il mare; ma i vantaggi in termini di spazio e vivibilità a bordo riguardano in particolare gli interni, com’è facile immaginare dalle forme e dalle dimensioni della tuga.

Il pozzetto è in parte chiuso e caratterizzato da vetrate perimetrali che illuminano il salone e offrono una vista panoramica a 360 gradi. La connessione armoniosa tra interni ed esterni è ulteriormente garantita da una porta-finestra apribile su quattro ante, che crea un ampio spazio comune quando aperta e protegge dagli agenti atmosferici quando chiusa. Il salone, oltre alla postazione di comando, ospita una cucina funzionale e una dinette a L per pranzi e cene in compagnia.

La progettazione degli spazi sottocoperta si è focalizzata sull’ottimizzazione dell’abitabilità, adottando un layout con due cabine e un bagno. Nonostante il disegno della zona prodiera rimanga sostanzialmente invariato rispetto al Gozzo 35, i benefici della nuova configurazione si riflettono in particolare nel bagno e nella doccia, ora caratterizzati da una superficie di calpestio più ampia. La cabina degli ospiti, posizionata a centro nave, si arricchisce in larghezza, consentendo l’inserimento di un letto di notevoli dimensioni con una larghezza di ben 140 centimetri alla testata.

“Il Gozzo 38 Cabin incarna la perfetta sinergia tra funzionalità avanzata ed estetica impeccabile,” afferma Giovanni Aprea, figlio di Cataldo e responsabile vendite del cantiere. “Grazie alla plancetta estesa e a una tuga sinuosa e avvolgente – aggiunge Aprea junior - questo modello non solo preserva l’eleganza iconica del gozzo sorrentino, ma introduce elementi di design attuali, pensati per le esigenze del navigatore moderno.”

Quanto agli spazi esterni, si fa apprezzare, come detto, la generosissima plancetta di poppa, ma non solo: completano l’allestimento un ampio prendisole a prua, un divano a L in pozzetto per sei persone, con tavolo estraibile, e ampi passavanti laterali. “Le alte murate – viene sottolineato in cantiere - consentono inoltre un aumento dei volumi interni senza compromettere la linea della barca, attraverso la riduzione della falchetta di circa 20 cm e con l’aggiunta di una battagliola”.

“Questo nuovo modello – dice ancora Giovanni Aprea - è stato progettato per navigare anche nei mari del Nord Europa e nei grandi laghi americani, oltre che in Mediterraneo, con particolare riferimento alla Turchia, un mercato per noi molto importante”.

Per ora non sono state fornite anticipazioni sul prezzo della nuova barca. E’ invece certo che sarà possibile optare tra una coppia di piedi poppieri Volvo Penta D4-270 DPI o D4-320 DPI, oppure adottare la configurazione tradizionale con la linea d’asse Volvo Penta D4-320.

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Lunedì 29 Aprile 2024 - Ultimo aggiornamento: 01-05-2024 08:48 | © RIPRODUZIONE RISERVATA