Ferrari, accordo sul premio ai lavoratori: 12mila euro l'anno fino a 2023

Ferrari, premio di competitività ai lavoratori: 12mila euro l'anno fino a 2023

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Ferrari ha firmato con le organizzazioni sindacali il nuovo "Accordo Premio di Competitività per gli anni 2020-2023".
 
Il bonus, che riguarda circa 3.500 lavoratori, fa seguito al premio erogato per il periodo 2016-2019 e nel dettaglio prevede sulla parte salariale anticipi uguali per tutti gli anni di 4.600 euro in tre tranches di cui 2.000 a febbraio 1.300 a giugno e 1.300 a ottobre con saldo ad aprile dell'anno successivo. Il premier complessivo ammonta per ciascun anno a circa 12mila euro. 

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Sul premio, che si inserisce all’interno del sistema delle relazioni sindacali normate dal Contratto Collettivo Specifico di Lavoro, non incidono le assenze dovute a ferie, permessi sindacali, legge 104, infortuni non in itinere, maternità obbligatoria, permessi donazione sangue che erano presenti già nel precedente accordo e ai quali, oggi, si aggiungono anche: la maternità e paternità facoltativa e l'allattamento, e i lutti fino ai parenti di secondo grado. Importante poi aver inserito nell'intesa le malattie lunghe e gravi che verranno valutate attraverso la commissione assenteismo. Aumenta poi la formazione dei lavoratori, non solo quella professionale, quindi erogata sul luogo di lavoro, ma anche personale per allargare le opportunità di carriera e gli orizzonti culturali.

«L’accordo introduce condizioni migliorative sotto l’aspetto economico e presta una grande attenzione ai temi della formazione, della genitorialità e della sostenibilità - afferma Ferrari in una nota -. Vengono introdotti ad esempio nuovi moduli formativi per gli addetti, non riconducibili tanto alla mansione aziendale svolta quanto proiettati ad aumentare il coinvolgimento delle Persone Ferrari nelle attività, i valori e la storia aziendale. I risultati positivi conseguiti dall’Azienda - prosegue la nota - hanno portato a una ridefinizione in crescita dell’importo del Premio di Competitività per gli anni futuri. Tale Premio sarà commisurato in base ai tradizionali indicatori produttivi, finanziari e qualitativi, rilevando poi l’apporto del singolo al conseguimento dei risultati».
 


 
Per il segretario generale della Fim Cisl Marco Bentivogli: «L'intesa raggiunta in Ferarri rappresenta un grande risultato sul piano delle relazioni industriali di tutta la squadra della Fim Cisl che per mesi ha lavorato per il raggiungimento di questa intesa straordinaria. Un accordo che certifica come Ferrari sia un campione dentro la pista e dentro l'azienda, una modalità che dovrebbe rappresentare patrimonio di tutto il Gruppo Fca».

Critica invece la Fiom, che sottolinea come l'intesa sia stata raggiunta solo con Fim-Cisl Emilia Centrale, Uilm-Uil Modena e Fismic Modena. L'accordo riconoscerebbe «un premio di produttività di 12.000 euro annui ai dipendenti», affermano Michele De Palma, della segreteria nazionale Fiom-Cgil e il segretario della Fiom-Cgil di Modena, Cesare Pizzolla, puntualizzando che la cifra «è importante, ma include quantità economiche che già i lavoratori percepivano in altre forme: 5.000 euro erogati come liberalità aziendale prima da Montezemolo e poi da Marchionne, che si aggiungevano ai 5.500 euro percepiti l'anno scorso come premio di risultato del contratto aziendale. Con un risultato complessivo sul 2019 di circa 10.500 euro. Quindi - viene sostenuto ancora - l'aumento salariale vero, se le cifre saranno confermate, sarà di 1.500 euro annui (in quanto si passa da 10.500 a 12.000 euro), se verranno raggiunti tutti gli indicatori previsti dall'accordo. Una cifra importante - ribadiscono - che però non è in linea con le dinamiche di crescita di un'azienda come Ferrari che si sta ponendo come obiettivo produttivo il superamento di 10.000 automobili all'anno e sta raggiungendo velocemente i 5 miliardi di fatturato».

 

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Venerdì 27 Settembre 2019 - Ultimo aggiornamento: 17:23 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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