La Fiat 600e

Fiat 600, hybrid o full electric il Suv compatto assicura spazio, tecnologia e autonomia

di Sergio Troise
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In casa Fiat la definiscono “sorella maggiore della 500e”, gioiellino di stile e tecnologia che tuttavia sta facendo i conti con un mercato del full electric ancora incerto, al punto da costringere Stellantis a rallentare la produzione a Mirafiori e a ricorrere alla cassa integrazione. Andrà meglio per la 600e? Il tempo dirà. Intanto è stato opportunamente deciso di affiancare alla versione elettrica, accreditata di un’autonomia a emissioni 0 di oltre 600 km nel ciclo urbano, anche un’ibrida, in arrivo a metà del 2024).

I due modelli si distingueranno soltanto per la motorizzazione, mentre saranno praticamente identici nelle dimensioni (quelle di un segmento “B large”), nello stile e nelle dotazioni. Per dirla tutta, dimentichiamoci la piccola 600 degli anni 50/60, storica utilitaria protagonista della motorizzazione di massa: questa del 2023 è un’auto con le forme di un urban crossover, lunga più di 4 metri (4,17), con 5 porte, 5 posti, un vano bagagli da 360 litri (ampliabili fino a 1.231), il vano portaoggetti migliore della categoria (15 litri) e una dotazione piuttosto ricca. A dirla tutta, è l’interpretazione in chiave moderna di modelli che hanno scritto la storia del segmento B, come 127, Uno, Punto, e se proprio vogliamo trovare una somiglianza, inevitabile sembra la parentela con la 500X prossima al pensionamento (non da subito).

“Per questa macchina – dicono in casa Fiat – abbiamo preso il meglio del segmento B e di quello dei B-SUV per offrire un’esperienza di guida vivace, comoda, rispettosa dell’ambiente e all’insegna della bellezza”. I comunicatori del marketing aggiungono anche, con una buona dose di enfasi, che “è un’auto in grado di far rivivere appieno i piaceri della Dolce Vita italiana”. Più concretamente il numero uno di Fiat Europa, Gaetano Thorel, ricorda che “in questo segmento Fiat ha venduto nel continente 23 milioni di vetture, e oggi ci rivolgiamo a una clientela potenziale di quattro milioni di automobilisti che cercano un modello intorno ai quattro metri in grado di assicurare spazio, tecnologia e autonomia”.

La piattaforma adottata per la 600e è la eCMP2 nata in casa Psa e utilizzata da vari modelli della famiglia Stellantis (Peugeot 2008, DS 3, Jeep Avenger, Opel Mokka). Cuore dell’innovazione è il sistema propulsivo da 400 Volt proveniente da Ecomotors, joint-venture tra Stellantis e Nidec Leroy-Somer Holding. Sono 156 i cavalli disponibili, con coppia di 260 Nm. L’energia è fornita da una batteria agli ioni di litio da 54 kWh, che promette un’autonomia di 400 km nel ciclo misto, di 600 utilizzando l’auto solo in città. La ricarica dal 20% all’80% richiede 27 minuti con corrente continua a 100 kW, poco meno di 6 ore occorrono invece per la ricarica completa in corrente alternata a 11 kW.

I consumi d’energia sono ovviamente fondamentali per una vettura full-electric. Quelli dichiarati per la 600e sono di 15 kWh per 100 km, dato confermato dai primi test drive su tratti urbani, collinari e a scorrimento veloce. Esagerando un po’ con l’acceleratore si arriva facilmente a 20 kWh, dato comunque rassicurante. La trazione è sulle ruote anteriori e la velocità massima è autolimitata dalla casa a 150 km/h; 9 secondi il tempo per passare da 0 a 100 in accelerazione. Giova ricordare, comunque, che i valori possono cambiare in base alla scelta fra le tre modalità di guida disponibili: Eco, Normal e Sport.

Esternamente l’auto si distingue dalla 500e per un frontale dalle linee più decise, un nuovo badge 600 cromato e inediti fari a LED. Belli i cerchi ruota più grandi (fino a 18 pollici); minigonne e passaruota neri regalano un tocco di sportività, mentre la bandiera tricolore sul paraurti posteriore sottolinea l’italianità del marchio (non del prodotto, che viene assemblato nello stabilimento di Vichy, in Polonia).

Negli interni la nuova 600 adotta materiali ecologici e plastiche riciclate. Il tunnel centrale modulare (con portabicchieri ripiegabili) rende pratico l’uso quotidiano; per il posto guida è prevista la regolazione elettrica dell’inclinazione e una funzione massaggio; i sedili posteriori sono abbattibili (60/40); non mancano le porte USB, il caricatore wireless per lo smartphone e la funzione keyless entry con sensore di prossimità (per non dimenticare mai l’auto aperta). Sorprendente la funzione di cromoterapia, che rende possibile selezionare fino a 8 diversi colori e 64 combinazioni per la luce d’ambiente. Per la strumentazione digitale e l’infotainment ci sono due display, uno da 7 pollici, l’altro da 10; apprezzabili l’impianto audio con 6 altoparlanti e la radio personalizzabile con Navi, CarPlay e Android Auto wireless. Non mancano i comandi vocali per comunicare con il navigatore, al quale va riconosciuto il merito di mostrare tutte le stazioni di ricarica elettrica disponibili lungo il percorso e di dare informazioni in tempo reale sui parcheggi liberi.

In funzione della sicurezza, infine, c’è tutto ciò che richiede un’auto di ultima generazione: dal cruise control automatico al sistema che legge i limiti di velocità e ne raccomanda il rispetto, dal monitoraggio degli angoli ciechi alla frenata d’emergenza in caso di presenza di ciclisti e pedoni. Sensori di parcheggio e videocamera aiutano a fare le manovre più complesse.

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Martedì 17 Ottobre 2023 - Ultimo aggiornamento: 18-10-2023 10:01 | © RIPRODUZIONE RISERVATA