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Prendi una Lexus, rendila compatta nelle forme, sempre sostenibile nella sua proposta di mobilità ibrida ma ora anche accessibile nel portafoglio. Alla tradizionale bontà del prodotto auto aggiungici quel sacro glamour che sempre aiuta, soprattutto se assume le sembianze di Miriam Leone e infine completa la “pietanza” con una garanzia “monstre” che arriva a 15 anni, ed ecco che sotto l’albero di Natale Lexus incarta un regalo fatto di tre lettere: LBX. Per farla breve, la vettura giusta nel momento giusto per far diventare Lexus un brand affermato anche in Italia per volumi e profitti, come spiega il n.1 di Lexus Italia, Paolo Moroni: «L’obiettivo è quello di raddoppiare i volumi di Lexus entro il 2025, con LBX che dovrebbe diventare il 45% delle vendite del brand. E per il quale prevediamo un mercato di conquista con un 55% che arriverà dal premium e il 45% dal mainstream. Siamo soddisfatti perchè da luglio a oggi, tra l’original edition e il lancio delle varie versioni abbiamo gài avuto 650 contratti». Per tutta l’Europa, l’obiettivo è di fare 24.000 contratti nel prossimo anno.
Perché l’italiano medio, avra tanti difetti - compreso quello di aspettare a investire sull’elettrico, che difetto non è - ma stupido non lo è di certo. E appena ha visto, intuito che era in arrivo qualcosa di diverso, oltre che di qualità, ci ha subito messo gli occhi sopra.
E già, perché Lexus LBX è davvero un gioiellino tutto da scoprire: in 4,20 metri di lunghezza sono stati racchiusi stilemi da supercar sia all’anteriore che al posteriore che perà i designer giapponesi hanno interpretato nella carrozzerie più di tendenza, cioè quella di un crossover compatto di evidente impronta europe, per scelta. Il frontale è aggressivo ed elegante allo stesso tempo e rompe con la griglia a clessidra; il cofano è lungo e regala proporzioni davvero gradevoli a tutto l’insieme. Mentre il posterioreè ispirato alle torte di riso giapponesi a Capodanno.
Se è vero che LBX utilizza - prima violta per una Lexus - la piattaforma GA-B, la stessa di Yaris Cross è anche vero che siamo di fronte a qualcosa di completamente diverso. LBX è 6 cm più larga (1,85 m), ha 2 cm in più di passo (2,58 m) e sbalzi ridotti. Morale: ha una presenza su strada da vettura di segmento superiore, sensazione peraltro ribadita negli interni, dove la capacita di accoglienza tipica giapponese, l’“omotenashi”, si esprime con una plancia decisamente elegante e raffinata, per quanto semplice, senza fronzoli. Due display digitali, uno orizzontale da 12,3" come quadro strumenti e l’altro verticale da 9,8" per l’infotainment con lultima generazione del Lexus Link Connect dotato di rivestimento antiriflesso. Senza dimenticare il pacchetto sicurezza garantito dal Lexus Safety+ di terza generazione con un upgrade per funzionalità e controlli anti-collisioni.
Insomma, l’ideale fusione tra atmosfera hi-tech a dimensione umana, perfettamente in linea con il percorso della prova del nuovo Lexus LBX a Valencia, tra l’enclave valenciano della Città delle Scienze e delle Arti di Calatrava e il Parco naturale dell’Albufera. Un percorso più cittadino che altro, dove abbiamo apprezzato le qualità dinamiche della vettura e la reattività del nuovo propulsore Lexus Premium Hybrid da 1,5 litri. Un sistema che combina il motore termico a 1 o 2 motori elettrici (a seconda se a trazione anteriore o integrale) capace di sviluppare complessivamente 136 cv/100 kW di potenza e una coppia di 185 Nm. Parliamo del 17% in più rispetto a unità identiche (la Yaris Cross genera 116 cv), grazie alla nuova trasmissione più compatta e leggera. E il surplus di potenza si sente tutto nell’accelerazione, decisamente assimilabile a quella di una vettura elettrica. Il propulsore è dotato anche della tecnologia VVT-iE, la fasatura variabile elettronica e intelligente delle valvole che assicura equilibrio tra consumi (in media 4,7/100 km nel ciclo combinato, quindi più di 21 km con un litro) e le emissioni di CO2 (100 g/km). Con la batteria già motata sulla Lexus RX, quella ibrida bipolare al nichel-metallo-idruro ad alto rendimento e densità di carica.
A completare il quadro di una vettura davvero equilbrata, da una parte, le sospensioni MacPherson all’anteriore e a bracci oscillanti nel posteriore per la 4x4 (a ponte torcente sulla 2 ruote motrici). Dall’altra, l'impianto frenante a controllo elettronico con il Vehicle Braking Posture Control, capace di bilanciare automaticamente la distribuzione della forza frenante anteriore e posteriore per limitare il beccheggio e ridurre il rollio del veicolo in curva, per una stabilità di alto livello.
La vettura ha iniziato la sua produzione in questo mese e arriverà in concessionaria in Italia a marzo. Non ci saranno allestimenti ma atmosfere: Elegant, Emotion, Relax e Cool. Il listino parte dai 38.000 della Elegant 2WD, aumentando di 1.500 euro per ogni upgrade. Le trazioni integrali iniziano dalla Emotion aggiungendo 2.000 euro dal listino 2WD per arrivare a un massimo di 44.500 della Cool. Al lancio la Elegant 2WD viene offerta a 34.000 euro che con gli incentivi scende a 32.000. La garanzia? Come accennavamo, viene portata da 10 a 15 anni (o 250.000 km) rinnovabile anno dopo anno, a partire dal decimo.
LBX, tre lettere, una strenna speciale con un messaggio ai naviganti: anche il lusso può essere più accessibile.