Mazda CX-80, com’è e come va il gigante buono giapponese tutto spazio, comfort ed efficienza
Mazda CX-80 in anteprima italiana al Salone di Torino. Design e tecnologia per l'ammiraglia a ruote alte
Mazda sfida i costruttori premium, CX80: ecco la prova dell’ammiraglia a ruote alte
ROCCARASO (AQ) - Uno dei pilastri dell’esperienza di guida Mazda è il senso di sicurezza e connessione tra auto e guidatore, che la Casa giapponese descrive con la formula “Jinba Ittai”. Ma cosa succede quando le temperature scendono sotto lo zero e le strade diventano ostaggio di neve e ghiaccio? Per scoprire se le vetture del costruttore di Hiroshima rimangono fedeli al loro credo anche in una situazione di scarsa aderenza ci siamo recati a Roccaraso (AQ), nel pieno dell’inverno abruzzese. L’alta pressione che caratterizza queste giornate di fine gennaio porta a temperature eccezionalmente miti nelle ore centrali, che tuttavia l’inversione termica trasforma in temibili gelate appena tramonta il sole. Condizioni infide e al tempo stesso ideali per mettere alla prova la gamma Mazda dotata di trazione integrale, composta dai suv CX-30, CX-5 e CX-60 e sulla compatta Mazda3. Ad alzare il livello della sfida ha contribuito il manto di ghiaccio della pista Roccaraso Snow Driving, dove ci siamo recati per testare in un ambiente controllato il comportamento delle vetture al limite.
Cambi rapidi di traiettoria, slalom, test dell’alce, curve affrontate a gas volutamente spalancato. Tutte prove a cui le vetture da noi guidate – nello specifico la CX-5 e la CX-60, entrambe con motorizzazione diesel – hanno risposto senza problemi. Merito della sofisticata trazione integrale i-Activ All-Wheel Drive che – adeguatamente supportata da pneumatici invernali – è riuscita a gestire con nonchalance situazioni potenzialmente critiche. Il sistema sviluppato in house da Mazda vanta una logica di funzionamento predittiva: i trasferimenti di coppia intervengono prima che una delle ruote possa perdere aderenza, in modo da garantire un comportamento della vettura più stabile e sicuro.
Per fare ciò gli ingegneri giapponesi hanno sviluppato un sistema di frizioni elettroattuate che distribuiscono la coppia alle ruote, sulla base delle informazioni provenienti da 27 sensori disseminati in tutta la vettura, ognuno dei quali rileva oltre 200 variabili al secondo riguardanti la strada, la guida del conducente e altri fattori che potrebbero influenzare la trazione della vettura. Il sistema è in grado di rilevare istantaneamente le microscopiche differenze di velocità tra veicolo e terreno, che agiscono come segnali di avvertimento di potenziale slittamento degli pneumatici. Sono inoltre monitorati i tergicristalli e la temperatura ambientale, i cui segnali aiutano a prevedere fondi stradali scivolosi o in pericolo di congelamento.
All’atto pratico la tecnologia i-AWD si traduce nella possibilità di affrontare anche i fondi più avversi senza preoccupazioni. Che si tratti di uno slalom o di un cambio rapido di traiettoria le vetture rimangono sempre stabili e prevedibili, grazie anche ai controlli elettronici sapientemente tarati. Solo forzando volutamente la mano la mano le vetture mostrano i loro limiti con un comportamento sottosterzante, facilmente gestibile, che denota un’impostazione votata alla sicurezza.
Lasciato il manto innevato della Roccaraso Snow Driving il test prosegue sulle strade dell’appennino abruzzese. Qui l’ostacolo principale sono le basse temperature e le condizioni variabili dell’asfalto, soprattutto nei passaggi da aree soleggiate a zone d’ombra, con possibile presenza di ghiaccio. Per non parlare dei temibili rivoli di acqua e fanghiglia che attraversano la carreggiata, causati dallo scioglimento dei cumuli di neve ai lati della strada. In queste condizioni si apprezzano i trasferimenti di coppia tra le ruote estremamente rapidi, che permettono alle vetture di avere un comportamento sempre fluido e regolare.
Le numerose curve che caratterizzano l’autostrada A25, infine, sono un ottimo banco di prova per due sistemi elettronici sviluppati da Mazda, che operano in sinergia con la trazione i-AWD: il G-Vectoring Control Plus (GVC Plus), di cui sono dotati i modelli con motore trasversale (CX-5, Mazda3 e CX-30), e il Kinematic Posture Control (KPC), montato solo su CX-60 (oltre che sulla sportiva MX-5). Il GVC Plus previene il sottosterzo limitando la coppia del motore in ingresso curva, per generare forza G di decelerazione che va a caricare le ruote anteriori. Quando il conducente esce da una curva, inoltre, il GVC Plus applica una lieve forza frenante alle ruote esterne, creando un momento di stabilizzazione che contribuisce a riportare la vettura in marcia rettilinea. Il KPC applica durante la curva una piccola quantità di forza frenante alla ruota posteriore interna, con conseguente spinta verso il basso della carrozzeria che diminuisce il rollio e fornisce maggiore stabilità alla vettura. Tutti sistemi che permettono una guida rilassata e concorrono a generare una sensazione di grande sicurezza, anche quando le condizioni del fondo stradale si fanno più impegnative.