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MARSIGLIA - Linea futuristica, consumi contenuti ed emissioni quasi azzerate: è la ricetta della nuova Toyota C-HR plug-in. Come la maggior parte dei modelli della casa giapponese, questo crossover è disponibile esclusivamente con motorizzazioni elettrificate, con due full hybrid da 140 e 197 cv e il nuovo plug-in da 223 cv che permette fino a 66 km in modalità solo elettrica. Ma il punto di forza di quest’auto, soprattutto per il mercato italiano, sono le emissioni di CO2 dichiarate: cadendo sotto la soglia dei 20 g/km, rientra nella categoria di incentivi riservata alle auto elettriche e perciò riceve gli sconti più elevati.
A primo impatto la nuova Toyota C-HR si fa notare per le forme tese e affilate, con grandi fari anteriori a forma di C e un posteriore spiovente con un doppio spoiler sopra e sotto il lunotto. Le vetture provate nei dintorni di Marsiglia erano equipaggiate con una vernice bicolore che fa apparire l’auto più compatta dei suoi 4.362 mm di lunghezza. La larghezza è invece di 1.832 mm e l’altezza di 1.564 mm, con un passo di 2.640 mm. Il bagagliaio della versione plug-in è più piccolo di quello delle full hybrid e si ferma a una capacità di 310 litri.
L’ambiente interno della Toyota C-HR è razionale e tecnologico, con un’impostazione piuttosto classica. Il cruscotto digitale da 12,3” è personalizzabile nella grafica e nella disposizione degli elementi ed è integrato dall’head up display, mentre al centro della plancia è presente lo schermo touch, sempre da 12,3”, del sistema di infotainment compatibile con Android Auto e Apple CarPlay. Da segnalare alcuni dettagli raffinati come le casse Jbl dedicate per l’impianto audio. Lo spazio per i passeggeri posteriori è buono, anche se chi siede al centro si trova un po’ sacrificato. I finestrini dietro sono piuttosto piccoli per via del taglio dei montanti, ma la mancanza di luminosità laterale viene compensata dal tetto in cristallo. Un sistema di illuminazione interna a 64 colori permette di variare le tonalità con il passare delle ore, potendo anche scegliere secondo uno dei 14 temi programmati. La Toyota C-HR plug-in è equipaggiata con un motore a benzina 2.0 quattro cilindri aspirato da 152 cv e 190 Nm di coppia, abbinato a un elettrico da 163 cv e 208 Nm di coppia.
La potenza combinata arriva a 223 cv, trasmessi esclusivamente sull’asse anteriore. Il consumo combinato dichiarato dalla casa è di 0,8 l/100 km, ma il dato più importante è quello delle emissioni: 19 g/km, abbastanza basse da rientrare nella fascia di incentivi delle vetture elettriche. Il cambio è il tradizionale E-Cvt della casa giapponese, che consente un grande comfort di marcia anche se non è certamente indicato per la guida sportiva. La C-HR se la cava comunque egregiamente tra le curve e scatta da 0 a 100 km/h in 7,4 secondi, raggiungendo una velocità massima limitata a 180 km/h. Abbiamo messo alla prova la C-HR su un percorso di circa 200 km in Provenza, attraversando autostrade, percorsi montuosi e tratte cittadine all’interno di Marsiglia. L’auto si è rivelata sempre a suo agio e ci ha permesso di valutare appieno l’efficacia del suo sistema ibrido plug-in dotato di funzione predittiva. In pratica, la C-HR sfrutta il sistema Gps per ottenere informazioni sul percorso e decide in autonomia quando e come utilizzare il motore elettrico, consentendo al tempo stesso di allungare la durata della batteria e di risparmiare carburante.
Difatti, dalla partenza all’arrivo del nostro tragitto la percentuale di ricarica è passata dal 100 al 4%, nonostante i chilometri massimi dichiarati siano 66, sfruttando per il 75% il propulsore a zero emissioni
Questa tecnologia è particolarmente efficace in città: la vettura rallenta autonomamente grazie alla frenata rigenerativa quando riconosce la presenza di rotonde e incroci. Bilanciato e non troppo invasivo il sistema degli aiuti alla guida. La Toyota C-HR plug-in parte da un listino di 43.700 euro con l’allestimento Trend Eco. Tuttavia, grazie al bonus di 3.750 euro proposto dalla casa la vettura scende a 39.950 euro, una cifra sufficientemente bassa per accedere agli ecoincentivi nella fascia di emissioni più bassa, quella che tradizionalmente si pensa riservata alle vetture elettriche. In caso di rottamazione il prezzo può scendere così a 34.950 euro.