Dacia, le ambizioni sono elevate: con il Sandrider l’obiettivo è vincere la Dakar 2025
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La nuova Dacia Duster partirà da 19.700 euro, confermando le indiscrezioni che erano trapelate al momento del primo contatto avvenuto alla fine dello scorso novembre, e gli ordini potranno essere fatti da marzo con le prime consegne da partire da giugno, giusto in tempo per l’estate e con l’obiettivo di consolidare il successo che ha reso la Duster il SUV più venduto in Italia e in Europa con 2,2 milioni di unità.
La Duster di terza generazione presenta uno stile più importante con cerchi fino a 18”, ma mantiene le stesse dimensioni con una lunghezza di 4,34 metri e, grazie all’adozione della piattaforma CMF-B – la stessa della Sandero, della Jogger e anche della Renault Clio – offre più spazio sia per i passeggeri sia per i bagagli con un vano di carico di almeno 472 litri (+6%). Numerose le soluzioni che aumentano la praticità come le sellerie Microcloud in TEP lavabile, gli accessori YouClip e le barre portatutto sul tetto che possono portare fino a 80 kg ed essere integrate per traportare più tipi di oggetto.
Evoluta anche l’infotelematica di bordo con tre livelli: uno con schermo da 7”, uno che sfrutta lo smartphone con una docking station e una app e uno con schermo da 10” con Android Auto e Apple Carplay wireless, la navigazione in cloud e la possibilità di interagire con il veicolo in remoto. Per la sicurezza ci sono 6 airbag, la frenata automatica d’emergenza, il cruise control, il riconoscimento dei cartelli stradali con allerta per l’eccesso di velocità, il monitoraggio all’attenzione del conducente, l’avviso del superamento delle linee di demarcazione della carreggiata e l’assistenza al mantenimento della corsia.
Sotto il cofano scompare il diesel e rimane presenza fissa il mille 3 cilindri mille bi-fuel GPL da 100 cv. Fa il suo debutto assoluto su una Dacia un’unità mild-hybrid a 48 Volt: è un raffinato 3 cilindri 1.2 a iniezione diretta, ciclo Miller e turbina a geometria variabile che può essere abbinato anche alla trazione integrale. In questo caso cresce l’altezza da terra a 217 mm, c’è la possibilità di adattare il controllo di trazione a diversi tipi di fondo (Auto, Snow, Eco, Mud/Sand, Off-road e Eco), simulare il bloccaggio del differenziale centrale e infine c’è anche il limitatore della velocità per le discese più pericolose.
Ci sarà anche il sistema full-hybrid da 140 cv della Jogger con motore 1.6 e due motogeneratori elettrici nel cambio robotizzato a 4 rapporti. La sua caratteristica è di funzionare fino all’80% del tempo in elettrico quando si marcia in città e di tagliare consumi ed emissioni del 40%. Si riducono invece del 10% con il mild-hybrid e di tasso analogo la CO2 della versione GPL con un risparmio sui costi del carburante del 40%, accompagnato da un taglio molto consistente sugli altri inquinanti come particolato e ossidi di azoto. Molto probabile che non solo l’1.2, ma anche il mille a gas ricevano presto il cambio automatico, soprattutto considerando che questa soluzione è offerta da alcuni concorrenti e apprezzata da chi usa l’auto in città.
Per ridurre l’impatto ambientale anche in fase di costruzione e per tutto il ciclo di vita, la nuova Duster adotterà parti plastiche colorate e non verniciate e lo Starkle, un materiale composto al 20% da polietilene riciclato e non verniciato per ridurre l’impatto ambientale e mantenerne l’aspetto anche in caso di graffio. Sette le tinte per la carrozzeria (tra cui il nuovo beige Sandstone) e quattro gli allestimenti. Si parte dai 19.700 euro della Eco-G e, parità di motore, la Expression costa 1.700 euro in più mentre per la Journey e la Extreme ci vogliono altri 1.500 euro. Il 4x4 costa 2.500 euro mentre è di 1.500 euro il differenziale tra il mille GPL e la 1.2 e di 3.500 euro tra quest’ultima e la full-hybrid.