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Pininfarina Battista, l'elettrica da 1.900 cv che accelera come la Gen3 Evo di FE, da 0 a 100 km/h in 1,86'', meglio dei bolidi di F1
TORINO – Anche l'Italia del design si fa largo in Formula E, il circuito elettrico del quale è appena cominciata la quarta stagione (in febbraio a Punta de l'Este si disputa il quarto ePrix). Il costruttore indiano Mahindra, attualmente in testa alla classifica a squadre e con lo svedese Felix Rosenqvist anche in quella pilota, ha ufficializzato la sponsorizzazione di Pininfarina.La vetrina per la gloriosa società torinese non è una sorpresa, visto che è controllata dal colosso indiano. E tuttavia significa anche la volontà di valorizzare un brand che ha contribuito a forgiare la storia moderna dell'automobile. Pininfarina, così come Tech Mahindra, la joint-venture indo-britannica che si occupa di connettività e tecnologia digitale, diventeranno partner strategici della scuderia di Formula E.
«Il team potrà contare sull’esperienza di Pininfarina nel design e nella ricerca per migliorare le prestazioni della sua auto da corsa M5Electro», ha fatto sapere la scuderia. In vista della quinta stagione, la prima senza il cambio macchina e nella quale i costruttori disporranno di un'autonomia ancora maggiore, la nuovo monoposto è già in fase di sviluppo. Il costruttore punta anche sull'attività cosiddetta di Computational Fluid Dynamics, grazie alla quale Mahindra trasferirà conoscenze e competenze dalle auto elettriche da corsa a quelle da strada.
Grazie all'intesa, la scuderia potrà utilizzare la sempre avanzata galleria del vento di Pininfarina, inaugurata ormai 45 anni fa e dove sono state testate bolidi di Formula 1 e moto vincenti. L'obiettivo è semplice: migliorare l'efficienza aerodinamica delle monoposto di Formula E. «Siamo molto orgogliosi di far parte del team di Formula E e di contribuire con il nostro know how e le nostre competenze alle prestazioni delle vetture di Mahindra Racing», ha sintetizzato l'amministratore delegato di Pininfarina Silvio Pietro Angori.
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