Nicola Desiderio

Mercedes Classe C, arriva la AMG:
ha un nuovo cuore da vera GT

di Berlina, station wagon e ora AMG. Eccola
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PARIGI - Berlina, station wagon e ora AMG. Eccola l’attesa Mercedes-AMG C63. E il nome non l’abbiamo scritto male perché d’ora in poi tutte le varianti delle auto della Stella passate tra le mani degli uomini di Affalterbach saranno scritte così: con le 3 magiche lettere unite al nome Mercedes con un trattino prima della denominazione del modello, per sottolineare il legame sempre più profondo che lega la Stella a quello che negli anni è diventato molto di più di un semplice atelier motoristico. E la C63 ha le sue brave responsabilità visto che la precedente serie 204 ha venduto 40mila unità che ne fanno la AMG più gettonata, un primato che in futuro forse solo la A45 potrebbe insidiare.

Il look frutto anche della funzione. La C63 si riconosce subito per le inevitabili appendici e prese d’aria che servono a tenere più ancorata la vettura a terra e fornire al motore tutta l’aria che gli serve per raffreddarsi. Diversi ovviamente la calandra, i paraurti, i cerchi, ma soprattutto il frontale nel suo insieme visto che – come in precedenza – è stato allungato di 54 mm mentre i parafanghi sono stati allargati di 14 mm per permettere di adottare pneumatici e carreggiate di maggiori dimensioni. Davanti, la bocca inferiore è percorsa da un ala satinata che ricorda gli alettoni di Formula 1 e viene ripresa con una modanatura di pari colore tra il brancardo e le bandelle laterali. Il cofano motore poi – in alluminio come la metà dell’intera scocca – presenta due lunghe venature che segnalano la presenza delle due bancate per il motore.

Parente stretto del V8 della GT. M177T è la sigla del nuovo V8, è parente stretto dell’M178Tche equipaggia la nuova GT ed è assemblato, come da tradizione, a mano secondo la filosofia “one man, one engine”, con un singolo operatore che ne segue il completamento dall’inizio alla fine apponendovi una targhetta con il suo nome e la sua firma. Così come accaduto per altre AMG, segue la dottrina del downsizing dunque cilindrata ridotta drasticamente da 6,2 a 4 litri e adozione della sovralimentazione con turbocompressore. Qui sono due e piazzati al centro delle bancate dove si trova il lato caldo, ovvero quello degli scarichi. In questo modo si ottiene una migliore risposta, ma soprattutto un miglior controllo delle emissioni che sono certificate Euro6 e guardano anche oltre per il particolato. L’iniezione è diretta del tipo spray guided con iniettore centrale piezoelettrico per poter operare velocemente fino a 5 immissioni per ciclo.

Più efficiente del 32%, ma va di più. Due le versioni: una normale da 475 cv a 5.500-6.250 giri/min e 650 Nm di coppia tra 1.750 e 4.500 giri/min e un’altra riservata alla C63 S da 510 cv e 700 Nm che chiude lo 0-100 km/h in 4 secondi netti, grazie anche al rapporto peso potenza di 3,4 kg/cv. La velocità massima è limitata a 250 km/h e i consumi dichiarati sono di 8,2 litri/100 km pari a 182 g/km, vale a dire il 32% in meno della precedente C63. Lo scarico ha inoltre la valvola che si adatta alle condizioni di utilizzo oppure si può avere regolabile, in modo da avere quando si vuole la tipica sonorità delle AMG. Il cambio è automatico-sequenziale a 7 rapporti con levette in alluminio al volante e il differenziale posteriore è autobloccante meccanico, a controllo elettronico per la S. Le sospensioni, a smorzamento controllato, hanno nuove geometrie mentre i freni, adeguati alle prestazioni, hanno le pinze ad ancoraggio radiale e, per la prima volta su questo modello, possono avere anche i dischi carboceramici. Altra novità sono i supporti motore dinamici, ovvero che adattano la loro durezza in base alla modalità di guida scelta dal pilota: più morbida per la marcia normale e più dura nella guida veloce limitando gli spostamenti del motore e rendendo più diretto il contatto con il cuore pulsante della vettura.

Tutta nera, da cucire su misura. Anche l’abitacolo vede adeguamenti. I sedili sono in pelle ecologica e Alcantara cucite in filo grigio, il volante è sagomato con il segmento più chiaro alle ore 12, la strumentazione presenta uno sfondo in simil carbonio e il tachimetro portato a 320 km/h mentre l’orologio è della IWC. Come su altre AMG, le diversità si concentrano sul tunnel centrale dove si trovano i pulsanti per selezionare la modalità di guida: C per Controlled Efficiency, Sport, Sport+, Individual e Race per la versione S. Se si vuole agire invece di fino e intervenire sui singoli parametri, lo si può fare sul cambio, sulle sospensioni anche sull’ESP, regolabile su tre posizioni fino alla completa esclusione. Innumerevoli sono le opzioni e i pacchetti di personalizzazione, tra cui quelli del catalogo Designo, e sei le tinte disponibili (tre tonalità d’argento, due di bianco e il nero).

Ancora qualche mese di pazienza. Ci sarà l’immancabile Edition One che si riconosce all’esterno dai cerchi forgiati con pneumatici 243/35 R19 davanti e 265/35 R19 dietro, dai terminali di scarico cromati nero e dallo spoiler per la berlina, gli accenti rossi su gusci retrovisori e griglia e altro ancora mentre dentro ci sono i sedili performance rivestiti in Nappa nera cucita a rombi, il rosso per le cuciture e altri particolari, come il volante rivestito in microfibra a tagliato in basso. La Mercedes-AMG 63 AMG arriverà a partire da febbraio 2015 con la più potente versione S berlina, mentre due mesi più tardi sarà il turno delle altre, comprese le station wagon.


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Sabato 18 Ottobre 2014 - Ultimo aggiornamento: 02-12-2014 07:11 | © RIPRODUZIONE RISERVATA