Evans (Jaguar) esulta dopo il nuovo trionfo nel primo EPrix di Roma

Evans e Jaguar trionfano di nuovo nel primo EPrix di Roma. Il pilota neozelandese era nono in griglia. Sul podio Frijns (Virgin) e Vandoorne (Mercedes)

di Mattia Eccheli
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ROMA – Formula E in salsa kiwi all'Eur di Roma per uno degli ePrix più spettacolari del campionato elettrico (gli avvicendamenti nelle posizioni di testa sono stati ua costante) in cui non è mancato praticamente niente, nemmeno un maxi ingorgo iniziale dopo un testa coda di Oliver Rowland. Mitch Evans, solo nono in griglia, ha consegnato alla Jaguar una vittoria sperata, ma non troppo attesa. Non dopo le qualifiche della mattinata almeno. Il pilota neozelandese diventa così il primo ad iscrivere due volte il proprio nome nell'albo d'oro della prova capitolina.

La sua rimonta è stata il coronamento di una gara praticamente perfetta, gestita bene al volante e amministrata altrettanto bene ai box. Il costruttore britannico non vinceva un ePrix dallo scorso luglio a New York, con Sam Bird, ottimo quinto oggi (13° in partenza). L'ultima affermazione di Evans, che a Roma si era imposto nel 2019, risale a Città del Messico, nel 2020. Il poleman Stoffel Vandoorne (Mercedes Eq) si è dovuto accontentare della terza piazza, dopo una estenuante sfida a colpi di sorpassi con Robin Frijns (Virgin), secondo ma a quasi 6''.

A lungo l'olandese sembrava in grado portare a casa il successo, ma la strategia dell'attack mode ritardato di Evans è stata vincente. E sul passo gara Jaguar ha dimostrato di essere superiore alle altre vetture. Il due volte campione del mondo Jean-Eric Vergne (Ds Techeetah) è rimasto ai piedi del podio. Nella vivace prova della capitale sono andati a punti anche Antonio Felix Da Costa (sesto), seguito da Edoardo Mortara (Rokit Venturi), che è riuscito a restare al comando della classifica individuale, Pascal Wehrlein (Porsche Tag Heuer), Nick Cassidy (Envision) e Andrè Lotterer (Porsche Tag Heuer). 

Per effetto del nuovo regolamento che consente di prolungare la durata delle gare (45 minuti più un giro) in caso di Safety Car o Full Course Yellow, quindi con le auto a velocità ridotte, la direzione di gara ha aggiunto 5' all'ePrix. Il tempo in più è stato fatale a Jake Dennis (Avalanche Andretti) che stava lottando per il podio, ma per non rischiare di rimanere senza energia ha dovuto alzare il piede dall'acceleratore chiudendo poi 13°, al suo crono è stata sommata anche una penalità di 5''. Al suo esordio italiano in Formula E, Antonio Giovinazzi (Dragon Penske) ha ottenuto il suo miglior piazzamento, 18°, ma è stato il penultimo fra i piloti che hanno tagliato il traguardo. Il pugliese aveva detto che la Formula E era sostanzialmente «un altro lavoro»: i risultati stanno confermando i suoi timori.

Con 49 punti, dopo 4 gare Mortara resta in testa al mondiale elettrico con 3 lunghezze di margine su Vandoorne. Poi Frijns (42), Vergne (39), Nyck De Vries (Mercedes Eq) con 38. Evans è balzato in ottava posizione a quota 26: finora aveva incamerato un solo punto. Nella graduatoria a squadre la Mercedes Eq si è insediata al comando con 84 punti, 10 in più della Rokit Venturi. Il margine sula terza, la Porsche Tag Heuer, è di 19 lunghezze. Domani si replica: partenza all'Eur sempre poco dopo le 15.

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Domenica 10 Aprile 2022 - Ultimo aggiornamento: 16:48 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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