Alfa Romeo 33 Stradale testata da Valtteri Bottas. Il pilota F1: «Estremamente soddisfatto dei test»
Junior, ecco la versione ibrida della compatta Alfa che sorprende. Look intrigante, interni moderni e personalità alla guida
Ora Alfa Romeo accelera: la Junior è anche ibrida. Il crossover compatto che rilancia la sfida del Biscione
BALOCCO - L’impegno di Carlos Tavares, che al momento di assumere le redini di Stellantis annunciò la decisione si sostenere con ingenti risorse il rilancio dei marchi premium – Alfa Romeo, DS e Lancia – del neonato colosso dell’auto europea (e non solo, visto il solido radicamento negli Usa) sta dando frutti concreti, a dispetto di chi aveva giudicato azzardato, se non addirittura folle, questo progetto strategico. Una rinascita che assume un rilievo particolare nel caso dell’Alfa Romeo, probabilmente il più prestigioso – grazie a un’immagine inossidabile e alla marea di appassionati raccolti nel club presenti in ogni angolo del pianeta – ma anche il più bisognoso di attenzioni visti i problemi che in passato ne avevano persino messo in dubbio la sopravvivenza. Che la “cura ricostituente” del brand affidato a Jean-Philippe Imparato, manager di lungo corso ed eccellente conoscitore del nostro mercato e dalla nostra lingua, funzioni lo dicono i numeri che nel primo semestre dell’anno attribuiscono al Biscione una crescita in Europa del 108,5%, seconda sola al +177,4% registrato da Tesla.
Abbiamo invece potuto constatare di persona, guidando le nuove Giulia e Stelvio Quadrifoglio sia sulla pista del Centro prove italiano di Stellantis di Balocco, sia sulle strade circostanti, come alla base della riscossa ci sia il ritorno, ovviamente adeguato ai tempi, alla filosofia sui cui il brand ha costruito una leggenda fatta di eccellenza tecnica, sportività impeccabile e contenuti stilistici di accattivante modernità. Entrambe si collocano al vertice delle rispettive gamme condividendo il 6 cilindri 2.9 turbodiesel la cui potenza è stata portata a 520 cv, il cambio automatico a 8 rapporti e sfoggiando il Quadrifoglio che esordì esattamente 100 anni fa come emblema bene augurante dell’Alfa Romeo SL su cui Ugo Sivocci trionfò nella Targa Florio e che oggi caratterizza le declinazioni più performanti delle vetture del Biscione. Che le auto oggetto del test performanti lo siano è fuor di dubbio, come abbiamo verificato in pista dove l’handling si è rivelato impeccabile nelle curve più strette come nelle accelerazioni più spinte, addirittura sorprendente nel caso dello Stelvio che ha mostrato un’agilità e una precisione difficili da trovare in un Suv.
Un’eccellenza figlia di scelte tecniche mirate come la messa a punto specifica del differenziale autobloccante meccanico derivato dalla Giulia Gta, ma anche del ricorso a materiali ultraleggeri come l’alluminio per il motore e la fibra di carbonio generosamente utilizzata per l’albero di trasmissione, la realizzazione del cofano, di supporti aerodinamici come lo spoiler, le minigonne e, nel caso della Giulia, dello splitter anteriore che attivandosi controlla il flusso d’aria che passa sotto la vettura, contribuendo così a migliorarne stabilità e prestazioni.
Tra le novità che coinvolgono sia la funzionalità, sia il look troviamo i proiettori “3+3” che allineano le due versioni Quadrifoglio al resto della gamma e che, grazie agli innovativi proiettori Full-Led Matrix, garantiscono in tutte le condizioni di guida la visibilità ottimale gestendo autonomamente l’intensità dell’illuminazione.
Le tecnologie di connettività trovano espressione nel quadro strumenti da 12,3 pollici caratterizzato dallo storico design “a cannocchiale” e dotate dell’esclusiva configurazione Race (che si aggiunge alle modalità Evolved, Relax ed Heritage condivise con il resto della gamma) che raccoglie nella schermata centrale le informazioni indispensabili al pilota, accompagnato dal rombo del 6 cilindri che funge da colonna sonora durante l’impegno in pista, diventando ancora più coinvolgente con lo scarico Akrapovic in carbonio, un optional da 5.000 euro. Integrato al centro della plancia, protetto da una palpebra anti riflesso, c’è invece il display del sistema di infotainmentent di dimensioni – 8,8 pollici – mediamente più compatte rispetto alle proposte della concorrenza, ma certamente non più povero quanto alle funzioni che mette a disposizione, come la navigazione, la radio digitale e l’accesso alla piattaforma “Alfa Connected Services” e ai numerosi servizi in essa contenuti. Il listino parte da 95.300 euro per la Giulia Quadrifoglio e da 104.500 per la corrispondente Stelvio.