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Guida rilassata e sostenibile o sportività accompagnata da emozioni adrenaliniche? Dr Jekyll o Mr Hide? Con 280 Cv di potenza massima, di cui 120 elettrici, trazione integrale, cambio automatico con opzione manuale «vera» e sospensioni regolabili elettronicamente, l’ Alfa Romeo Tonale ibrida plug-in T4 eawd può passare in una frazione di secondo da un estremo all’altro, cambiando letteralmente pelle. Silenziosa, ben molleggiata e a zero emissioni per un relax «green» o grintosa, con uno 0-100 km/h in 6,2 secondi, per schizzare tra le curve a velocità sostenuta? A questo dilemma di scelta, si può rispondere in maniera differente, giorno dopo giorno, a seconda del tipo di strada e del proprio «mood»: basta regolare il manettino «Dna» sul tunnel centrale ora su A (Advance Efficiency) ora su D (Dynamic), per vedere la Suv compatta del Biscione trasformarsi da sussiegosa elettrica a ostentata fast car. Per gli eterni indecisi, poi, c’è l’impostazione mediana «hybrid», la N come Natural, che sfrutta la sinergia tra il quattro cilindri turbo benzina di 1,3 litri e la componente elettrica della «power unit», alimentata da accumulatori da 15,5 kWh, per ottimizzare i consumi senza rinunciare a uno scatto da centometrista.
Variante di punta del modello per performance e prezzo (parte dai 53.400 euro dell’allestimento Ti), la plug-in eawd Q4 è anche la più divertente da guidare del portfolio Tonale, specie in modalità Sport che permette di irrigidire gli ammortizzatori e offre una risposta più diretta dello sterzo e più reattiva dell’acceleratore. Rapida nel salire di giri, ha una guida più «filtrata» dalla strada e meno emozionale rispetto a Giulia e Stelvio, anche con i sistemi di ausilio elettronico disinseriti (a partire dal lane keeping assist, che la mantiene all’interno della propria corsia, intervenendo sullo sterzo).Sa, comunque, far divertire tra tornanti e salite. Trazione anteriore, con l’integrale che all’occorrenza si inserisce automaticamente grazie al motore elettrico che agisce sull’asse posteriore, la plug-in anche nelle mani di conducenti di abilità comune risulta particolarmente performante. Di lei convince, in particolare, il cambio automatico a sei rapporti, azionabile anche con le palette al volante: dolce nei passaggi di marcia, in Sport mantiene sino al limitatore il rapporto impostato, a tutto vantaggio della sportività.
Come le altre Tonale, anche questa a doppio propulsore offre un abitacolo accogliente per quattro adulti. Il suo vano bagagli è però meno sfruttabile, a causa dello spazio sottratto al carico dalle componenti elettriche del sistema di trazione. Altro sacrificio è il serbatoio di benzina rimpicciolito a 42,5 litri che impone soste frequenti dal distributore. Per il resto, condivide pregi e difetti con le «sorelle» della gamma, a partire dall’ottima climatizzazione bizona, integrata dalla presenza di volante e poltrone riscaldabili e facilmente impostabile, sia con lo schermo in plancia a sfioramento da 10«25 sia con i tasti fisici posti alla sua base. Finiture e comfort sono di livello, specie nell’allestimento top di gamma »Veloce« della vettura provata (in listino a 55.900 euro). Piacevoli e personalizzabili le grafiche del cruscotto digitale. Ancora perfezionabile la gestione del sistema di infotainment, arricchito nelle informazioni da una serie di interessanti schermate sull’alimentazione, sui consumi e sulla possibile programmazione delle ricariche della batteria. Per quello che riguarda consumi ed emissioni, la Casa promette 600 km per doppio pieno di benzina ed elettroni. Il rifornimento delle batterie agli ioni di litio può avvenire sia alla colonnina sia sfruttando l’apporto energetico del benzina, evitando quindi soste perditempo.
La carica può essere conservata per utilizzi programmati (premendo il tasto e-Save), può, inoltre, essere mantenuta stabile o innalzata, ricorrendo alle modalità »risparmio batteria« e »ricarica batteria«. La prima, da consigliare nell’utilizzo ibrido della vettura, recupera elettroni dal benzina, sfruttato come generatore, per mantenere il livello di carica a un valore fisso: 40%, 60%, 80% del totale o »full«. La seconda, invece, preferibile per efficacia quando si spreme il benzina nella guida sport, utilizza l’apporto del milletré per portare la batteria a uno dei suddetti valori impostabili. I dati rilevati nel test? Nella prova effettuata sono stati percorsi 900 chilometri con due pieni di benzina e due di energia (il primo alla spina, il secondo "autoprodotto"). Prediligendo il piacere di guida e trascurando del tutto l’attenzione ai consumi, la Tonale ha fatto registrare in media 9,3 litri per 100 km. Un bel risultato, considerando il tipo di uso. Se, però, si ha la costanza di attaccare la plug-in quotidianamente alla presa di ricarica e la si conduce "a modo", si scopre che avvicinarsi agli 1,3 litri/100 km dichiarati è tutt’altro che un miraggio impossibile. La marcia in elettrico puro? Nel misto città-extraurbano oltre una sessantina di chilometri, vicini quindi agli 82 km massimi dichiarati dal Biscione per il ciclo urbano.