Cassidy (Envision) trionfa all'EPrix di Portland

Cassidy (Envision) trionfa all'EPrix di Portland. Al secondo posto Dennis (Andretti) si prende la testa dellla classifica

di Mattia Eccheli
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PORTLAND – Nick Cassidy (Envision) ha regalato alla Nuova Zelanda un nuovo successo in Formula E, il primo in assoluto sul circuito fisso di Portland. Per il pilota kiwi si tratta della terza affermazione stagionale nella gara più brutta del campionato, almeno finora. Il paragone ciclistico è inevitabile perché l'ePrix numero 11 del nono campionato è stata a lungo esageratamente controllata in attesa della “volata” finale. Senza contare la noia per i tanti giri dietro alla Safety Car: i primi per i problemi alla Mahindra dello spagnolo Roberto Merhi, i secondi per spostare la macchina di Nico Müller, la Mahindra in uso dalla Cupra Abt. È almeno curioso che proprio in un circuito permanente e largo ci siano volute cinque tornate per spostare l'auto dello svizzero.

All'arrivo Cassidy ha preceduto Jake Dennis (Avalanche Andretti, team che si rifornisce a Stoccarda), che era partito dalla pole e che ancora prima dell'ePrix si era issato al comando della classifica mondiale individuale superando Pascal Wehrlein (Tag Heuer Porsche), solo nono al traguardo, poi avanzato di una posizione per la penalità di 5'' inflitta a Sam Bird (Jaguar Tcs). Per il britannico si tratta del quinto podio consecutivo, dell'ottavo stagionale: una continuità straordinaria. Al terzo posto Antonio Felix Da Costa con l'altra monoposto della Porsche. Poi, nell'ordine, Mitch Evans (Jaguar Tcs), Sébastien Buemi (Envision, squadra cliente della casa di Coventry), e Maximilian Günther (Maserati Msg), che muove ancora la classifica, così come Lucas di Grassi (Mahindra), andato a punti per la prima volta dopo l'ePrix inaugurale di Città del Messico (anche lì un circuito permanente).

Quanto piano siano andate le monoposto elettriche e quanto i piloti abbiano dovuto alzare il piede dall'acceleratore lo dicono i tempi: il primo giro, ad esempio, è stato percorso in 1:25.946, quasi 17 secondi più lento rispetto alla miglior tornata in assoluto, sotto il minuto e 9 secondi (Jake Dennis e Sacha Fenestraz nella semifinale della SuperPole). I quattro giri aggiunti dalla direzione di corsa per bilanciare i due ingressi della Safety Car hanno continuato a mantenere “prudenti” i piloti. Solo nel finale Cassidy, Dennis e Da Costa hanno animato la corsa e si sono dati battaglia per il successo.

Alla vigilia degli ePrix di Roma, il 15 e 16 luglio, penultimo appuntamento stagionale, la lotta per il titolo è apertissima, anche se l'assalto è verosimilmente riservato a quattro piloti. Dennis è primo con 154 punti seguito a una lunghezza da Cassidy. Wehrlein è scivolato al terzo posto (138) e non è chiaro come mai non abbia approfittato dei lentissimi giri iniziali per provare a guadagnare posizioni. L'altro neozelandese, Evans, è quarto a 122. Jean Eric Vergne (Ds Penske), partito dai box per la sanzione inflitta dai commissari per via dell'utilizzo di un dispositivo proibito per rilevare il tipo di pneumatici adottato dalle varie squadre, ha chiuso 12^ ed è rimasto fermo a 97.

Nella graduatoria a squadre a Tag Heuer è riuscita difendere il primato (231), ma si ritrova con la Envision a soli 6 punti. La Jaguar Tcs è più lontana (190) e la Avalanche Andretti le ha rosicchiato due lunghezze (177). Poi le due squadre del gruppo Stellantis: a 139 la Ds Penske (appena 42 del campione in carica Stoffel Vandoorne) e a 95 la Maserati Msg (78 sono di Günther).

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Domenica 25 Giugno 2023 - Ultimo aggiornamento: 26-06-2023 17:42 | © RIPRODUZIONE RISERVATA