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BANBURY – L'India punta sul Regno Unito. Non lo fa solo Tata, che si è comprata Jaguar Land Rover e che da 5 stagioni è impegnata nella Formula E, ma anche Mahindra, tra i pionieri del circuito a zero emissioni visto che ha preso parte alla competizione fin dal primo storico ePrix di Pechino (settembre 2014). In vista del settimo campionato, il primo riconosciuto ufficialmente come mondiale dalla Fia, l'altro grande costruttore indiano ha presentato la nuova squadra. Che, appunto, è tutta britannica.
Il debutto del team e della nuovo monoposto, la M7Electro, è avvenuto a Banbury, poco sopra Oxford e ad appena 28 miglia a sud di Coventry, dove si trova il quartier generale della squadra “rivale”. In sette campionati, Mahindra è salita 18 volte sul podio, dove – con la sola eccezione dell'indiano Karun Chandhok – sono saliti tutti i piloti che hanno gareggiato per almeno una stagione per il team diretto da Dilbagh Gill. Si tratta di Bruno Senna, Nick Heidfeld, Pascal Wehrlein, Felix Rosenqvist (3 affermazioni) e Jerome D'Ambrosio (un successo).
Come nella prima stagione, anche in quella che si è conclusa a Berlino lo scorso agosto, Mahindra non è riuscita ad ottenere alcun piazzamento fra i primi tre. Dopo aver aggiornato la monoposto, in particolare per quanto riguarda la trasmissione, messa a punto assieme alla ZF, la scuderia affida alla nuova coppia di piloti il compito di riportarla fra i protagonisti del circuito a zero emissioni. Entrambi sono appunto britannici: Alex Lynn (27 anni) e Alexander Sims (32). Il primo ha un quinto posto come miglior piazzamento, il secondo ha già vinto un ePrix con la Bmw i Andretti.
Lynn è alla sua quarta stagione in Formula E, campionato nel quale aveva debuttato già nel 2017 con la DS centrando una clamorosa pole all'esordio a New York. Con il team francese aveva poi corso un campionato intero, prima di passare alla Jaguar e quindi, alla fine dell'ultimo campionato, alla Mahindra. Sims arriva invece da due positive stagioni con il team bavarese. Il tedesco Heidfeld resta come terzo pilota e collaudatore.
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