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LE MANS – Il tricolore che sventola lungo i 13,626 chilometri del circuito francese de La Sarthe è italiano. Nella hyperpole che assegna la prima e ambita fila della 24h di Le Mans del centenario (la prima edizione risale al 1923) in programma fra sabato e domenica non solo ci sono due Ferrari davanti, ma entrambi i migliori crono sono stati contabilizzati da piloti italiani. Antonio Fuoco con la 499P della AF Corse numero #50 è sceso sotto il muro dei 3 minuti e 23 secondi: 3:22.982. Alessandro Pier Guidi con la #51 (la stessa hypercar del Cavallino Rampanate sulla quale si alternerà anche Antonio Giovinazzi) ha accusato un ritardo di quasi 8 decimi, ma è rimasto tranquillamente davanti alla più veloce delle Toyota.
Il finale della hyperpole (le vetture sono gommate Michelin) è stato rovente, nel senso più vero del termine. La temperatura era vicina ai 30° gradi (quasi 35° quella del tracciato transalpino) ed è stata surriscaldata a una manciata di minuti dal termine della mezz'ora decisiva dalle fiamme che hanno coinvolto la Cadillac V-Series.R #3 con al volante Sébastien Bourdais. I commissari sono intervenuti con la bandiera rossa, facendo slittare la fine delle qualifiche e cancellando anche il tempo della vettura, che compare così in ottava posizione in griglia.
La “corazzata” del Toyota Gazoo Racing si è dovuta accontentare del terzo e del quinto tempo. Dopo i ritocchi al Bop (Balance of Performance) che hanno appesantito di 37 kg i bolidi giapponesi, con la GR010 Hybrid #8 Brendon Hartley ha girato in 3:24.451, mentre con la #7 Kamui Kobayashi ha fatto registrare il miglior crono in 3:24.933. Fra le hypercar del Sol Levante si è inserita la Porsche 963 #75 pilotata da brasiliano Felipe Nasri che già nei giorni scorsi aveva regalato qualche soddisfazione al costruttore tedesco che proprio oggi a Stoccarda ha inaugurato la mostra sui 75 anni delle proprie auto sportive esibendo anche il concept Mission X, una hypercar a due posti da 4,5 metri di lunghezza che, nel caso andasse in produzione, avrebbe un rapporto peso/potenza attorno ad un cavallo per chilogrammo. La Cadillac Racing ha “salvato” per appena 6 millesimi la sesta piazza con Earl Bamber (3:25.170) con la #2, precedendo di un battuto di ciglia Frédéric Makowiecki con la Porsche #5 che si è arreso al pilota neozelandese.
Nell'Lmp2 (gli pneumatici sono forniti da Goodyear) il francese Paul Loup Chatin (Idec Sport) ha “bruciato” la Jota di Pietro Fittipaldi per 112 millesimi, mentre nell'LmGte Am al volante della Corvette C8.R Ben Keating (3:52.376) ha rifilato oltre un secondo e mezzo a Ahmad Al Harthy con la Aston Martin Vantage Amr.