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Il calendario del World Endurance Championship del 2024 avrà otto date, dunque due in più rispetto ad ora toccando anche il Sudamerica per offrire ad una platea più ampia uno spettacolo che il prossimo anno potrà contare su una platea di team e costruttori mai vista prima.
L’annuncio è stato fatto alla vigilia della 91ma edizione della 24 Ore di Le Mans che il prossimo anno sarà disputata il 15-16 giugno e sarà il quinto appuntamento della stagione che vivrà il proprio inizio nel Qatar. A Doha, sul circuito di Lusail, si terranno infatti sia il classico prologo (24-25 febbraio) sia la gara di debutto del calendario: la 1812 km del Qatar (2 marzo), che avrà, in ogni caso, una durata inferiore alle 10 ore e deve la sua denominazione al 18 dicembre nel quale il paese mediorientale celebra la propria unità nazionale avvenuta nel 1878.
Il 21 aprile invece sarà la volta della 6 Ore di Imola che prenderà il posto di Monza e rivestirà un ruolo simbolico fondamentale vista l’intitolazione del circuito a Enzo e Dino Ferrari e la partecipazione della Casa del Cavallino in tutte e due le categorie ammesse. Parliamo della LMGT3, che prenderà il posto della LMGTE e della Hypercar con vetture che rispondono a due regolamenti tecnici: Le Mans Hypercar (LMH) e Le Mans Daytona hybrid (LMDh).
A questo proposito, vale la pena ricordare che la classe regina vedrà la partecipazione di ben otto costruttori ufficiali (Alpine, BMW, Cadillac, Ferrari, Lamborghini, Peugeot, Porsche e Toyota) accanto a Glickenhaus, Vanwall e Isotta Fraschini. Ancora da definire invece chi parteciperà alla nuova classe di derivate dalla serie. Oggi sono Aston Martin, Chevrolet, Ferrari e Porsche alle quali si aggiungerà sicuramente la Ford e, con ogni probabilità, anche la Lamborghini, ma anche altri. Dopo anni di sofferenza, il campionato mondiale di durata ha piuttosto un problema di abbondanza.
L’11 maggio ci sarà la 6 Ore di Spa-Francorchamps che manterrà l’ormai abituale ruolo di gara battistrada prima di Le Mans grazie al fatto che il tracciato è molto lungo (7 km ed un metro) e veloce, con caratteristiche che permettono ai team di mettere già a punto le loro vetture in vista della “corsa delle corse”. Il 14 luglio si andrà invece a San Paolo del Brasile, sul circuito di Interlagos dove il WEC manca dal 2014 riportandolo nel Continente sudamericano. Il I settembre si andrà invece ad Austin, in Texas, dove il WEC è stato per l’ultima volta nel 2020, per la Lone Star Le Mans, anch’essa da 6 ore di durata.
Stessa base temporale per la 6 Ore del Fuji che si svolgerà il 15 settembre mentre a chiudere la stagione ci penserà la 8 Ore del Bahrain. Secondo Pierre Fillon, presidente dell’Automobile Club de l’Ouest (ACO) «il calendario 2024 riflette la rinascita della nostra disciplina». Concetto ribadito da Richard Mille, presidente della Endurance Commission della FIA secondo cui «la serie mondiale di corse di durata è in una traiettoria ascendente». Frédéric Lequien, ceo del FIA World Endurance Championship parla di “buon mix ed equilibrio tra date tradizionali e altre completamente nuove», chiari indicatori di un futuro radioso per il WEC.